Un testo inedito di Guglielmo Marconi: un dattiloscritto in inglese riscoperto di recente, conservato a Oxford nella Bodleian Library, in cui lo scienziato bolognese scrive in prima persona. Si tratta di un documento probabilmente non destinato alla pubblicazione nelle intenzioni del suo autore (sebbene molte sue parti siano state utilizzate per interventi pubblici): in esso Marconi non si limita a ricostruire le sue ricerche di laboratorio, ma esprime anche le sue idee su grandi temi, si lancia in previsioni – per lo più del tutto azzeccate – sul futuro della radio, racconta aneddoti personali, si concede divagazioni e addirittura qualche spiritosaggine.
Ed è proprio questa dimensione intima, il fatto che non fosse destinato alla divulgazione, che rende questo testo un reperto eccezionale: il grande scienziato, di solito molto asciutto nei suoi scritti ufficiali – nei quali raramente lasciava trasparire emozioni o idee personali – ci svela qui infatti aspetti poco conosciuti del suo complesso e affascinante mondo interiore.