Le tecnologie pulite devono garantire sostenibilità ambientale, efficienza energetica e taglio degli inquinanti. Sono le smart city a richiederlo e le green technologies rappresentano oggi uno dei driver più importanti per lo sviluppo delle città intelligenti in tutto il mondo.
Il 15 ottobre prossimo sarà lanciato, anche in Italia, il bando INCENSe, INternet Cleantech ENablers Spark, incubatore europeo d’impresa coordinato dal gruppo Enel e cofinanziato dal Seventh Framework Programme della Ue.
Fanno parte del consorzio Endesa, controllata spagnola di Enel, Accelerace, autorevole incubatore scandinavo di startup energetiche, e FundingBox Accelerator, la prima e più importante piattaforma pubblica per startup e ricercatori.
INCENSe metterà a disposizione 6 milioni di euro per un massimo di 42 PMI/startup europee impegnate nello sviluppo di innovazioni relative a efficienza energetica, domotica (M2M, Internet of Things), energie rinnovabili, smart grid, accumulo, automazione, emobility, sicurezza informatica e digitalizzazione.
Oltre il 15 ottobre, è previsto un secondo bando per giugno 2015. C’è tempo fino a gennaio per rispondere al primo e rientrare tra le 14 startup vincitrici. Queste riceveranno un contributo di 150mila euro e potranno contare sul supporto dei partner del consorzio per accedere a training e workshop su finanziamenti europei e a progetti specifici in Spagna (Smart City e Zem2All a Malaga), Danimarca (Next Step City Living Lab in Esbjerg) e Italia.
Le aziende vincitrici, inoltre, godranno di una corsia preferenziale alla selezione della prossima edizione di Enel Lab l’incubatore d’impresa di Enel, e al Next Step Challenge, di Accelerace.
INCENSe, presentato nei giorni scorsi a Monaco di Baviera allo European Conference on the Future Internet, è l’unico acceleratore dedicato alle clean technology tra i 16 sostenuti da Bruxelles attraverso ilFIWARE Accelerator Programme. Si tratta di un programma che lega lo sviluppo di innovazioni in diversi settori (tra cui smart city, salute, agricoltura, logistica), all’utilizzo di una piattaforma internet open source, per realizzare applicazioni e integrarle in un sistema che ne permetta l’interoperabilità.