Il modello italiano del sistema di verifica automatizzato del green pass a scuola piace gli altri Paesi dell’Europa, che in queste ore stanno chiedendo al ministro dell’Istruzione informazioni in merito.
A rivelarlo è stato lo stesso ministro Patrizio Bianchi nell’annunciare che la piattaforma per il controllo del Green pass nelle scuole “è attiva dalle 7 e ci sono state oltre 900mila verifiche. Se considerate che non tutto il Paese è partito, ma 4.500 scuole su 8.000, pensate che risultato straordinario che è”.
Bianchi, oggi, ha dato il benvenuto di persona agli studenti delle scuole primarie “Carducci” di Bologna per il primo giorno di scuola.
“Tutto ieri l’abbiamo provata un’ultima volta”, ha detto il ministro. “Questo è un Paese che sa fare cose che funzionano, tutti me la stanno domandando in giro per l’Europa”.
Basta Dad
“Il 93% del personale scolastico è vaccinato”, ha detto Bianchi a Sky. “Non sarà più possibile mettere in dad una intera Regione, se ci fossero rischi si interviene in forma mirata”. “Le Regioni che hanno più sofferto lo scorso anno sono”, ha concluso il ministro, “quelle in cui si registra il 100% di copertura vaccinale del personale e gli studenti hanno fatto in numero maggiore le dosi”.
Green pass, ecco come funziona nel dettaglio la piattaforma per la verifica a scuola
I dirigenti scolastici e i soggetti da loro autorizzati si collegano al Sistema informativo dell’istruzione (Sidi), già in uso nelle scuole, accedono alla nuova funzione “verifica green pass” e da lì possono verificare, in modo automatizzato, la validità delle certificazioni verdi Covid-19 per gli insegnanti e personale ATA. Così funziona il sistema che consente la verifica dei green pass nelle scuole stataliper circa 1 milione di dipendenti, con l’eccezione di Trento e Valle d’Aosta, i cui istituti scolastici non sono presenti nel database del ministero dell’Istruzione.
Per saperne di più, l’articolo di Key4biz che ha spiegato nel dettaglio la ‘piattaforma’.
Lo stesso sistema potrebbe essere utilizzato anche per i dipendenti pubblici che saranno obbligati a tornare in ufficio? “L’esperienza dello smart working non sarà cancellata, al contrario: sarà una lezione. Definiamo le regole contrattuali e dotiamo la Pa dell’infrastruttura digitale adatta e sicura. Non sarà un percorso rapido, né semplice, ma dobbiamo procedere in questa direzione”, ha detto il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta che sta preparando il piano: l’85% dei dipendenti pubblici dovrà stare in presenza. Le amministrazioni dovranno dare priorità ai dipendenti con neonati o disabili nella distribuzione dello smart working.
Secondo Il Giorno, il provvedimento potrebbe approdare già mercoledì prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il primo passo sarà l’obbligo del Green pass per tutti gli statali. E come verrà verificato il loro green pass?