L'obiettivo

Green economy, Sardegna regione a emissioni zero nel 2050

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Diventare una terra carbon-free, smart ed efficiente dal punto di vista energetico: l’isola punta sui progetti smart city, la mobilità sostenibile e la Smart Specialization Strategy.

Mobilitare risorse per la low carbon economy e lo sviluppo urbano intelligente, puntare infine alle partnership pubblico-privato e sulle nuove soluzioni per la mobilità alternativa e l’efficienza energetica. È chiaro e semplice il programma operativo della Regione Sardegna per raggiungere l’obiettivo annunciato la scorsa settimana: diventare una regione a zero emissioni entro il 2050.

Una terra carbon-free, dove gli edifici autogenerano energia pulita, le automobili elettriche non inquinano, la qualità della vita è alta, alla sostenibilità ambientale è finalmente riconosciuto un valore sociale, economico e culturale: “La Giunta lavora con un’idea complessiva di Sardegna più sostenibile ed efficiente – ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci –  Vanno in questa direzione il nuovo Piano energetico, che include anche il progetto degli edifici intelligenti che autoproducono solo l’energia di cui hanno bisogno, ma anche il progetto Smart and Safe City”.

L’annuncio del piano regionale per la green economy è stato dato all’ex Vetreria di Pirri a Cagliari, in occasione dell’evento di chiusura della Settimana europea della Mobilità Sostenibile “Smart Mobility. Strong Economy”.

L’idea è sempre quella – ha sottolineato il vicepresidente – basse emissioni, più efficienza, servizi migliori per i cittadini. Il CTM è un esempio di società pubblica che fa bene il suo lavoro, il progetto Zeus lo dimostra. Le condizioni sono assolutamente favorevoli, la nostra terra è molto all’avanguardia per tutto quello che riguarda l’innovazione e l’Ict, non a caso è nata qui la start up Veranu, tecnologia per realizzare pavimenti intelligenti che producono energia camminandoci sopra”.

Ora dobbiamo intervenire di più nel privato, incentivando e favorendo l’uso dell’auto elettrica. Gli spazi e le prospettive di sviluppo ci sono, l’impegno della Regione è costante anche attraverso la strategia di specializzazione intelligente S3 – ha spiegato Paci -. Lavorando tutti nella stessa direzione la nostra isola può davvero e in tempi brevi diventare un modello nazionale e internazionale“.

A marzo di quest’anno, la Regione Autonoma della Sardegna, il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4) e Huawei hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) per lo sviluppo di progetti di ricerca in ambito “Smart & Safe City” da implementare in Sardegna.

In base all’accordo, sarà creato un laboratorio di innovazione congiunta a Pula, in località Pixina Manna (CA), presso la sede del CRS4. Il nuovo centro di ricerca investirà nei progetti di ricerca “Smart & Safe City”, in linea con gli obiettivi prefissati da Horizon 2020, dal Framework Programme for Research and Innovation dell’Unione Europea e dal programma di sviluppo regionale della Regione Sardegna denominato Smart Specialization Strategy (S3).

Questo Memorandum rappresenta un passo in avanti importante verso lo sviluppo di progetti smart city e di efficienza energetica in Sardegna e in Italia, grazie alla creazione di un ecosistema tecnologico solido e al consolidamento delle competenze locali, con una sinergica collaborazione tra autorità pubbliche e settore privato. Huawei offrirà le sue tecnologie di ultima generazione in ambito LTE e stimolerà lo sviluppo di nuove soluzioni 5G.

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