L’Expo milanese ha fatto da sfondo all’incontro istituzionale tra il capoluogo lombardo e la città giapponese di Toyama, dedicato a le ‘Città del futuro’. Svoltosi la settimana scorsa, presso la Cascina Cuccagna, nell’ambito del progetto Peace Kitchen, l’evento è stato l’occasione di un confronto aperto tra i rappresentanti delle due città, ricercatori, aziende e associazioni, sui temi centrali della sostenibilità urbana e la resilienza.
Tra i presenti, il Sindaco di Toyama, Masashi Mori, l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pier Francesco Maran, e Tomoaki Ichimori, Presidente di Shin-Nihon Consultant. Due i progetti su cui le municipalità hanno trovato un percorso comune: “Food Policy” e “100 Resilient Cities”.
“Queste due sfide di fondo non si vincono solo con investimenti massicci, ma anche con la capacità delle città, prima ancora che degli Stati, di mettere in comune ‘best practices’ e intelligenze per far sì che la felicità sia sempre più un bene di tutti”, ha dichiarato l’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, che ha intavolato un proficuo scambio di idee con il sindaco di Toyama, Masashi Mori, sulle reciproche politiche ambientali, individuando molteplici e utili punti di contatto in ordine soprattutto allo smaltimento dei rifiuti sulle politiche per gli anziani e sulla mobilità urbana.
“La nostra città – ha spiegato Maran – ha superato il 54% della raccolta differenziata, attestandosi come eccellenza europea insieme a Vienna, soprattutto perché effettuiamo la raccolta dell’umido in tutte le utenze domestiche, ma ancor più perché possiamo contare sulla partecipazione dei cittadini, il 90% dei quali, secondo un recente sondaggio, ritiene che la raccolta differenziata sia un dovere civico.
“Altro dato significativo della cultura ambientale che stiamo seminando – ha sottolineato l’assessore milanese – è il sorpasso degli spostamenti con i trasporti pubblici rispetto a quelli con i mezzi privati, grazie anche all’inaugurazione di ben 2 nuove linee metropolitane in 10 anni”.
Dall’incontro è scaturito un gemellaggio speciale tra le due città in chiave di sviluppo sostenibile a livello ambientale, per l’utilizzo e la diffusione di soluzioni smart city e lo scambio di best practice in tema di resilienza urbana e green economy.
La Città di Toyama, ad esempio, ha comunicato la propria adesione ufficiale alle consultazioni propedeutiche al piano strategico che definirà il rapporto di Milano con il cibo nei prossimi anni e che culminerà, il 16 ottobre, con la firma dell’Urban Food Policy Pact, il patto internazionale dei sindaci sulle politiche alimentari urbane.
A suo modo, la Città di Milano collaborerà con Toyama per sviluppare strategie urbane improntate alla resilienza – ossia la capacità di gestire in modo positivo e innovativo emergenze ambientali, economiche e sociali anche impreviste o improvvise – essendo entrambe fra le prime 35 città di tutto il mondo scelte per partecipare al network del progetto “100 Resilient Cities”, promosso dalla Rockfeller Foundation.
Nella città giapponese, abitata approssimativamente da 500 mila persone, per promuovere efficacemente la cultura del riciclo, è stato creato un vero e proprio quartiere ad hoc (Ecotown), dove sono concentrati ben 7 stabilimenti per il riciclaggio di altrettante differenti tipologie di rifiuti unitamente a un centro culturale per la promozione dell’educazione ambientale tra i cittadini.
Sul fronte dei trasporti intelligenti e della smart mobility, sempre a Toyama, invece, è stata creata un’innovativa linea di metropolitana leggera che punta a raggiungere la lunghezza complessiva di 25,7 km e che mira soprattutto ad agevolare gli spostamenti di chi ha difficoltà motorie, in primis gli anziani.