Google paga Apple, il Dipartimento di Giustizia USA vuole vederci chiaro
È accaduto due anni fa. Nel 2022 Google ha versato nelle casse di Apple ben 20 miliardi di dollari per diventare motore di ricerca predefinito di Safari (browser ufficiale di Apple).
La notizia è trapelata su Bloomberg, che ha avuto modo di visionare i documenti della causa antitrust intentata dal Dipartimento di Giustizia del Governo degli Stati Uniti contro Google, proprio in relazione a pratiche commerciali scorrette che avrebbero alterato la normale concorrenza sul mercato tra imprese.
Il dato è uscito in tribunale, per voce del vicepresidente senior dei servizi Apple, Eddy Cue. Secondo qz.com, per la prima volta si è parlato di cifre precise e questo ha permesso di far luce in maniera più chiara sul modo in cui Google ha conquistato il mercato globale dei motori di ricerca.
Mercato dei motori di ricerca, Google controlla una quota del 92%
Secondo i dati diffusi da Oberlo, a febbraio 2024 Google deteneva una quota di mercato globale dei motori di ricerca pari a quasi il 92%. Una quota che non è mai scesa sotto il 90% dal 2014.
I documenti presentati hanno dimostrato che i pagamenti di Google hanno rappresentato nel 2020 il 17,5% dei flussi di cassa di Apple, una quota non indifferente.
Secondo il New York Times, già nel 2021 il colosso di Mountain View avrebbe pagato ad Apple la cifra di 18 miliardi di dollari per lo stesso motivo: assicurarsi il posto di motore di ricerca predefinito sugli iPhone.
Il monopolio illegale di Mountain View? Negli Usa, dopo tre anni di attesa, il processo è iniziato a settembre e si dovrebbe concludere in questi giorni
Il Dipartimento di Giustizia e diversi stati degli Stati Uniti hanno intentato una causa contro Google nel 2020, accusando la Big Tech di costruire un monopolio illegale nel mercato dei motori di ricerca e certamente anche nel mercato della pubblicità, principalmente attraverso accordi multimiliardari pagati alle società di browser, come Apple e molte altre società di massimo rilievo globale.
Dopo tre anni di attesa, il processo è iniziato a settembre e si dovrebbe concludere in questi giorni.
Solo Google si è macchiata di comportamento scorretto? Assolutamente no. Secondo i documenti in possesso di Bloomberg, Apple aveva più offerte da vagliare. Microsoft, ad esempio, avrebbe offerto il 90% dei suoi ricavi pubblicitari nel 2020 per fare di Bing il motore di ricerca predefinito di Safari.