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Google & Tobin tax, in Spagna attese entrate per un miliardo di euro quest’anno

Sono entrate in vigore in Spagna, questo fine settimana appena passato, le cosiddette “Google & Tobin tax”. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa EFE, già entro marzo/aprile è previsto il primo gettito fiscale originato dall’internet economy.

Entro la fine del 2021 sono attese le prime entrate pari a 970 milioni di euro, nelle case dell’erario spagnolo, grazie a queste due tassazioni.

Tassare i giganti del web, Madri chiama Bruxelles

Il Governo a guida socialista aveva varato la legge sulla tassazione del web un paio di anni fa, con il preciso intento di far pagare ai giganti tecnologici e di internet tasse più adeguate ai loro enormi profitti.

Certo, in questa nuova avventura Madrid non vuole rimanere da sola e cerca più spalle in Europa, come nel caso della Francia, dell’Italia, dell’Austria e del Regno Unito, che hanno già adottato misure fiscale simili.

L’obiettivo, però, ha riportato l’EFE, è arrivare ad una legge che porti il timbro dell’Unione europea e magari anche a livello di Paesi membri dell’Ocse, l’Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Tassa Google e critiche USA

La tassa Google, che comunque ha carattere transitorio (proprio in attea di un regolamento globale o europeo), impone un prelievo del 3% sul fatturato delle grandi aziende tecnologiche, che comunque superi i 750 milioni di euro a livello mondiale e di cui almeno 3 milioni di euro generati in Spagna

Si tratta principalmente di imposte sul mercato pubblicitario e dei servizi di intermediazione, tra cui la vendita di dati.

Gli Stati Uniti, patria indiscussa di gran parte delle più grandi e potenti imprese tecnologiche sul mercato mondiale, hanno già critico questa scelta da parte del Governo di Madrid, giudicandola “discriminatoria”, in grado di frapporre barriere al livero scambio e del tutto incoerente in termini di legislazione fiscale internazionale.

La Tobin Tax

La Tobin tax spagnola, invece, impone un prelievo dello 0,2% su tutte le transazioni finanziarie che riguardino la vendita o l’acquisto di azioni di grandi società spagnole con una capitalizzazione che superi il miliardo di euro di valore.

Nell’anno fiscale 2021, gli investimenti in società spagnole che hanno superato il valore di borsa di 1 miliardo di euro sono già soggetti a questa tassazione.

Tra queste, secondo un elenco diffuso dalla Borsa di Madrid, ci sono un totale di 57 società iberiche, tra cui Inditex, Iberdrola, Banco Santander, BBVA, Amadeus, Cellnex, Endesa, AENA, Siemens, Naturgy e Telefónica.

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