Google ha siglato un accordo per supportare la costruzione di sette piccoli reattori nucleari negli Stati Uniti, un’iniziativa volta a soddisfare la crescente domanda di energia elettrica per alimentare l’intelligenza artificiale e promuovere una rinascita del nucleare negli USA.
L’accordo prevede la realizzazione di 500 megawatt di energia nucleare entro la fine del decennio, fornita dalla startup nucleare Kairos Power.
Questa collaborazione segna la prima costruzione commerciale negli Stati Uniti di reattori nucleari modulari, una tecnologia considerata fondamentale per il futuro del settore energetico.
Google intende utilizzare l’energia nucleare per raggiungere l’obiettivo di un approvvigionamento energetico continuo e a zero emissioni di carbonio, integrando questa tecnologia con fonti rinnovabili come vento e solare.
L’accordo, inoltre, potrebbe contribuire a ridurre i costi della costruzione di nuovi reattori, rendendoli più accessibili rispetto agli impianti tradizionali.
I reattori dovrebbero essere operativi tra il 2030 e il 2035, ma saranno necessarie complesse approvazioni da parte della Commissione di Regolamentazione Nucleare degli Stati Uniti. Il progetto rappresenta un passo importante verso l’adozione di energia nucleare per alimentare i centri dati, fondamentali per il funzionamento dell’AI.
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Il futuro di NVIDIA? Per il Ceo sarà con 50mila dipendenti umani e 100 milioni di assistenti AI
ensen Huang, CEO di NVIDIA, ha delineato una visione ambiziosa per il futuro della sua azienda, immaginando un’organizzazione con 50.000 dipendenti umani e 100 milioni di assistenti AI.
Durante un episodio del podcast Bg2, Huang ha spiegato che gli agenti AI affiancheranno il personale umano per migliorare la produttività, risolvendo problemi in collaborazione tra loro e con le persone attraverso piattaforme come Slack.
Questi assistenti AI saranno in grado di suddividere compiti complessi in attività gestibili e semplificare processi aziendali. Huang ha inoltre affermato che l’integrazione dell’AI non ridurrà l’occupazione, ma al contrario potrà incrementarla grazie all’aumento della produttività.
NVIDIA, già nota per la produzione di unità di elaborazione grafica, ha recentemente registrato un forte incremento di richieste legate alle sue tecnologie AI. Huang si unisce ad altri leader del settore tecnologico, come il CEO di Salesforce, che ha annunciato piattaforme simili per creare assistenti AI personalizzati.
Con questa visione, Huang vede l’AI non come una minaccia per i lavoratori, ma come uno strumento che consentirà loro di essere più efficienti e produttivi.
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Gli Stati Uniti valutano il limite sulle vendite di chip AI Nvidia e AMD a determinati paesi
L’amministrazione Biden sta considerando di limitare le vendite di chip avanzati per l’AI prodotti da Nvidia e altre aziende statunitensi, in base a criteri specifici per paese. Questa mossa, discussa in ottica di sicurezza nazionale, mira a contenere le capacità di intelligenza artificiale di alcune nazioni, in particolare i paesi del Golfo Persico, interessati a sviluppare data center AI.
Il nuovo approccio prevede un limite sulle licenze di esportazione, ampliando le restrizioni già imposte alla Cina e ad altri oltre 40 paesi. La politica potrebbe influenzare le relazioni diplomatiche degli Stati Uniti, utilizzando i semiconduttori come leva strategica, e solleva preoccupazioni sulla sorveglianza globale e sui rischi per le operazioni di intelligence americane.
Nvidia e AMD, leader nel mercato dei chip AI, non hanno commentato, ma l’industria sta monitorando l’evoluzione di queste discussioni.
La complessità della questione potrebbe rallentare l’implementazione di nuove regole entro il termine del mandato di Biden, e si prevede che queste restrizioni saranno difficili da applicare.
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