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PaliGemma 2, i nuovi modelli AI di Google possono identificare emozioni

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Google ha annunciato il lancio della nuova famiglia di modelli AI, denominata PaliGemma 2, con capacità avanzate di riconoscimento delle emozioni.

Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..

Google ha annunciato il lancio della nuova famiglia di modelli AI, denominata PaliGemma 2, con capacità avanzate di riconoscimento delle emozioni.

Questi strumenti, progettati per analizzare immagini e generare descrizioni contestuali, hanno suscitato timori tra esperti di etica e intelligenza artificiale, preoccupati per le implicazioni sociali e i potenziali abusi.

Sebbene l’azienda sostenga che i modelli siano stati sottoposti a rigorosi test per identificare bias demografici, la comunità scientifica rimane scettica sulla reale affidabilità di tali sistemi. Studi pregressi hanno dimostrato che il riconoscimento delle emozioni basato su caratteristiche facciali è spesso fallace e culturalmente limitato.

Inoltre, è stato evidenziato che alcuni modelli tendono a generare risultati distorti, attribuendo emozioni negative in modo sproporzionato a individui di determinate etnie. Nonostante Google abbia dichiarato che PaliGemma 2 ha superato test come il benchmark FairFace, alcuni ricercatori criticano la validità di questi strumenti come metriche di equità.

Le principali preoccupazioni riguardano l’uso improprio di questi modelli in contesti sensibili, come il reclutamento, il controllo alle frontiere o la sorveglianza. Normative come l’AI Act dell’Unione Europea hanno già vietato l’uso del riconoscimento delle emozioni in settori ad alto rischio, ma permangono timori per l’abuso in altri ambiti.

Gli esperti sostengono che innovazioni di questo tipo richiedano una supervisione più rigida per evitare conseguenze discriminatorie o dannose. La capacità di attribuire emozioni, seppur tecnologicamente promettente, si basa su presupposti scientifici ancora controversi, rendendo cruciale un approccio etico alla sua implementazione.

Il Canada entra nella corsa globale dell’AI con 1,4 miliardi di dollari per infrastrutture sovrane

Il Canada ha annunciato un investimento di 2 miliardi di dollari canadesi (1,42 miliardi di dollari statunitensi) per potenziare la capacità computazionale nazionale e sviluppare infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale.

Denominata ‘Canadian Sovereign AI Compute Strategy’, l’iniziativa mira a supportare imprese locali, ricercatori e imprenditori, fornendo le risorse necessarie per la creazione di prodotti AI domestici. L’obiettivo è rafforzare la sovranità digitale e garantire che i dati siano elaborati e archiviati entro i confini nazionali.

La strategia prevede la costruzione di nuovi data center e una supercomputing facility per AI, oltre a un programma di finanziamenti suddiviso in tre principali aree: 700 milioni di dollari canadesi per lo sviluppo di cluster computazionali, 1 miliardo per infrastrutture pubbliche trasformative, e 300 milioni per garantire accesso economico a piccole e medie imprese tramite il fondo AI Compute Access.

Particolare attenzione sarà data a progetti pronti per il dispiegamento commerciale. Con il 10% dei migliori ricercatori AI al mondo già operanti in Canada, l’iniziativa punta a consolidare il paese come leader globale nel settore. Tuttavia, l’investimento presenta anche benefici indiretti per i produttori statunitensi di chip e hardware, come Nvidia, data la domanda crescente di tecnologie avanzate.

La strategia canadese si inserisce in un panorama globale di investimenti sovrani in AI, emulando sforzi analoghi intrapresi da India, Giappone ed Europa, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione locale e stimolare l’economia del futuro.

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Nvidia firma un accordo per costruire il cloud sovrano della Thailandia

Nvidia, leader statunitense nella progettazione di semiconduttori, ha stretto una partnership con SIAM.AI, azienda tecnologica thailandese, per realizzare il primo cloud sovrano della Thailandia.

Questo progetto, annunciato durante una visita del CEO di Nvidia, Jensen Huang, a Bangkok, mira a creare un’infrastruttura cloud che garantisca il controllo completo dei dati nazionali.

Il concetto di cloud sovrano consente di regolare la memorizzazione e l’accesso ai dati sensibili, limitando l’interferenza di terze parti e rafforzando la protezione degli interessi nazionali.

Il cloud sarà utilizzato per sviluppare un ecosistema locale di AI, con applicazioni nei settori della sanità, agricoltura, energia e telecomunicazioni.

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