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La produzione di polimeri e pneumatici dà lavoro a 140 mila persone
Il settore della gomma plastica è di primaria importanza in Italia: impiega oltre 140 mila addetti e le aziende che vi operano, tra cui leader del mercato pneumatici come Pirelli, Michelin e Continental, fatturano complessivamente oltre 23 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil del nostro Paese. Si tratta di una delle principali filiere industriali italiane che negli ultimi tempi sta affrontando un momento difficile dovuto alla carenza di materie prime e all’aumento dei costi dell’energia. Secondo la Federazione Gomma Plastica, negli ultimi mesi l’incidenza di questi costi sul totale dei costi di produzione è più che raddoppiata (+105%).
In Italia esistono 5.500 aziende della gomma plastica
Sono 5.500 le aziende che operano nel settore della gomma e della plastica in Italia. La fabbricazione e la ricostruzione di pneumatici sono alcune delle principali attività che si riconducono a questo settore. Ambito che tuttavia è composto da aziende che si occupano di diversi aspetti legati alla lavorazione di gomma e plastica. Si passa dalla fabbricazione di suole per calzature alla creazione di rivestimenti e imballaggi, dalla produzione di porte e finestre alla lavorazione di oggetti per l’edilizia.
Leader pneumatici: la prima azienda per fatturato è Pirelli Tyre
La principale azienda del settore gomma plastica è Pirelli Tyre S.p.A., con un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro. Fondata a Milano nel 1872, Pirelli è diventato un marchio riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo per i propri prodotti, anche grazie a campagne pubblicitarie (ricordiamo quella degli anni ’90 con protagonista Ronaldo) e partnership (quella attualmente in corso con la Formula 1) che ne hanno accresciuto la fama. In Italia Pirelli Tyre, controllata al 100% da Pirelli, ha due stabilimenti produttivi a Bollate (Milano) e Settimo Torinese (Torino) e altri 16 all’estero. Pirelli è capace di produrre globalmente 73 milioni di pneumatici per auto all’anno. Complessivamente Pirelli impiega oltre 30 mila dipendenti, di cui oltre 1.200 lavorano nei due stabilimenti italiani.
Michelin produce oltre 14 milioni di pneumatici in Italia
Nella classifica per fatturato delle aziende della gomma plastica in Italia al secondo posto c’è la Michelin Italiana: 1,4 miliardi di euro, la metà di quello di Pirelli. Michelin, affermatasi nell’immaginario collettivo anche grazie alla mascotte Bibendum – comunemente noto come “l’omino Michelin” – è la promotrice della guida Michelin, da anni punto di riferimento nella valutazione di ristoranti e alberghi d’eccellenza. Con i suoi stabilimenti di Cuneo (per la produzione di pneumatici per auto) e Alessandria (per autocarro), Michelin ha una capacità produttiva di oltre 14 milioni di gomme soltanto in Italia, un volume di produzione che la rende leader per numero di pneumatici prodotti.
Prometeon Tyre Group ha oltre 7.700 dipendenti
Il terzo posto della graduatoria è occupato da Prometeon Tyre Group, nata nel 2017 come spin-off di Pirelli Tyre, unico produttore di pneumatici al mondo completamente focalizzato sui settori Industrial (trasporto merci e persone), Agro e OTR (movimento terra). Prometeon Tyre Group, che nel suo portafoglio prodotti include il brand Pirelli (usato in licenza) ha 7.700 dipendenti nel mondo, quattro stabilimenti e tre centri di ricerca e sviluppo e nel 2021 ha fatturato 1,11 miliardi di euro, +21,8% rispetto ai 912 milioni del 2020.
Gomma plastica, LyondellBasell è la quarta azienda per fatturato
Al quarto posto della classifica dei principali fabbricatori di gomma e plastica c’è LyondellBasell (ex Basell Poliolefine Italia), con un fatturato di oltre 900 milioni di euro. Con sede principale nei Paesi Bassi, la LyondellBasell è una delle più grandi aziende al mondo nel campo dei materiali plastici. Produce ad esempio tubi per il trasporto dell’acqua ma anche coperture ad alta efficienza energetica per gli edifici. Il sito produttivo e di ricerca si trova a Ferrara dove lavorano circa 900 dipendenti nella produzione di resine plastiche. Questi materiali producono una varietà di prodotti che vengono utilizzati per soluzioni in quasi tutti i settori dell’economia, comprese le parti di automobili, le tecnologie per le energie rinnovabili, gli imballaggi, le tubazioni e i tessuti.
In quinta posizione troviamo un’altra realtà leader nella realizzazione di prodotti di policondensazione e poliaddizione. Si tratta della Coim S.p.A., fondata nel 1962 a Offanengo (provincia di Cremona), da anni leader internazionale della chimica e di recente specializzata anche nel settore degli inchiostri liquidi da stampa, con un fatturato di 397 milioni. Sempre in Lombardia opera anche la Covestro, realtà di riferimento per la produzione di plastiche di alta qualità e polimeri avanzati, con un fatturato da 392 milioni di euro.
Gomma plastica, il 31 dicembre scade il contratto collettivo nazionale di lavoro
Il 31 dicembre scadrà il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore gomma plastica. La richiesta economica avanzata dai sindacati prevede un incremento del salario di 205 euro per il triennio 2023-2025. Una richiesta arrivata nell’auspicio anche di una maggiore partecipazione e “un rafforzamento delle relazioni industriali” nell’attuale “contesto post pandemico”. Un contesto che nel 2021 ha visto la produzione italiana della gomma aumentare del 19%, su livelli simili a quelli del 2019. Anche se, rispetto al pre-pandemia, con una redditività notevolmente diminuita come ricordato a causa degli aumenti dei costi di materie prime, oltre a quelli dell’energia.
I dati si riferiscono al: 2020
Fonte: Federazione Gomma Plastica e Competitive Data