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Gli utenti iPhone della Ue possono eliminare le app preinstallate

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In ossequio al Digital Markets Act Apple apre alle app di terze parti sugli iPhone, in particolare rinunciando a Safari e App Store come app predefinite.

Apple consentirà agli utenti iPhone nell’Unione Europea di eliminare le app native, tra cui App Store e Safari, e consentirà a più strumenti di terze parti di sostituire i propri nel tentativo di conformarsi alla legge sulla concorrenza digitale DMA (Digital Markets Act).

Apple ha reso noto giovedì che gli aggiornamenti software entro quest’anno consentiranno ai possessori di iPhone e iPad nell’UE di eliminare le applicazioni preinstallate dell’azienda. Tali programmi includono il browser web Safari, l’App Store e le sue app per foto, fotocamera e messaggistica.

Apple consentirà inoltre alle applicazioni sviluppate da altre aziende di sostituire i suoi programmi di chiamata telefonica e messaggistica. L’azienda aveva già consentito ad altre app di terze parti, browser e metodi di pagamento contactless, di sostituire i suoi prodotti proprietari Safari e Apple Pay, ma l’aggiornamento software creerà nuove schermate e sezioni speciali nelle impostazioni del dispositivo che renderanno le alternative più evidenti.

“Questi aggiornamenti derivano dal nostro dialogo continuo e continuo con la Commissione Europea in merito alla conformità ai requisiti del Digital Market Act in queste aree”, ha reso noto Apple.

La legge, entrata in vigore a marzo, mira ad aprire alle aziende più piccole il mercato della pubblicità digitale, della ricerca online e dei mercati delle app.

A giugno, l’UE ha affermato che l’App Store di Apple ha violato la legge impedendo agli sviluppatori di indirizzare liberamente i clienti verso metodi di acquisto alternativi.

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