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Gli Usa approvano il rapporto contro i Big Tech, David Cicilline: “Il monopolio deve finire”

“Amazon, Apple, Google e Facebook hanno poteri di monopolio su settori significativi della nostra economia. Questo deve finire. Ora che i nostri risultati sono stati formalmente adottati, non vedo l’ora di elaborare una legislazione che affronti le preoccupazioni significative nei confronti dei Big Tech che abbiamo sollevato”.

Lo ha dichiarato in una nota David Cicilline, chairman dell’Antitrust Subcommittee delJudiciary Committee della U.S. House of Representatives (la Camera di Washington) in seguito l’approvazione in commissione (da parte di democratici e Repubblicani) di un rapporto che accusa le società Big Tech di acquistare o penalizzare le aziende più piccole.

Il rapporto di oltre 400 pagine, che mette in evidenza i comportamenti anti-competitivi dei quattro colossi tecnologici americani, diventerà un rapporto ufficiale del comitato per supportare il progetto volto alla creazione di un apparato legislativo per frenare espressamente il potere di mercato conquistato da Google, Amazon, Facebook ed Apple.

Big Tech: gli Stati Uniti preparano il blocco contro lo strapotere

Pubblicato per la prima volta a ottobre ha suggerito ampie modifiche alla legge antitrust e ha descritto dozzine di casi in cui si diceva che le società avevano abusato del loro potere. Questo ha comportato una prima revisione del Congresso delle operatività in atto nel settore tecnologico.

La prima proposta di legge è già stata introdotta. Un gruppo bipartisan di legislatori statunitensi guidato da Cicilline e dalla senatrice Amy Klobuchar ha introdotto a marzo un corpus di leggi volte a semplificare la vita alle testate giornalistiche nelle fasi di negoziazione collettiva con Google e Facebook.

Sempre al Senato, Klobuchar ha presentato a febbraio un disegno di legge più ampio volto a rafforzare la capacità delle autorità antitrust di fermare le fusioni abbassando l’asticella per semplificare la sospensione degli accordi e aumentando le risorse per le forze dell’ordine.

Il rapporto Cicilline, le cui origini erano bipartisan, conteneva un insieme di potenziali cambiamenti nella legge antitrust. I suggerimenti spaziavano da quelli aggressivi, come potenzialmente impedire a società come Amazon di operare nei mercati in cui competono anche le altre Big Tech, a quelli meno controversi, come aumentare i budget delle agenzie che applicano la legge antitrust (la Divisione Antitrust del Dipartimento di Giustizia e la Federal Commissione per il commercio). Il rapporto ha anche esortato il Congresso a concedere alle forze dell’ordine un maggiore margine di manovra per impedire alle aziende di acquisire potenziali rivali, operazione che con le leggi attuali è complessa ma non impossibile.

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