A circa una settimana di distanza dall’inizio dell’indagine belga sulle loot box di FIFA, 15 organi regolatori ehanno annunciato di voler affrontare la questione dei “rischi creati dalla divisione poco chiara tra gaming e gioco d’azzardo”.
L’iniziativa è stata organizzata durante il Gambling Regulators European Forum 2018. Per ora è prevista la partecipazione di rappresentanti di Regno Unito, Francia, Irlanda, Spagna e Stati Uniti.
Tra gli obiettivi vi sono i “siti web di terze parti, senza licenza, che offrono gioco d’azzardo legato a popolari videogiochi”. Gli organi coinvolti vogliono anche assicurarsi che le funzioni contenute nei giochi, come le loot box, non costituiscano gioco d’azzardo secondo le normative nazionali.
“I siti che offrono scommesse sulle skin possono nascere da un momento all’altro, portando i bambini a giocare d’azzardo con denaro destinato a prodotti elettronici”. Questa la dichiarazione di Neil McArthur, direttore della UK Gambling Commission. “Esortiamo le compagnie produttrici di videogiochi a collaborare con gli organi regolatori e ad agire subito per assicurarsi che gli utenti, in particolare i bambini, siano protetti”.