Per il secondo anno consecutivo, i Rischi informatici derivanti da attacchi informatici e l’Interruzione di attività rappresentano i principali timori delle aziende (entrambi con il 34% delle risposte).
Lo rivela la nuova indagine di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), il sondaggio annuale sui principali rischi percepiti dalle aziende a livello globale secondo gli oltre 2.700 intervistati, provenienti da 94 paesi, tra cui amministratori delegati, risk manager, broker ed esperti assicurativi.
Secondo il report, la frequenza degli attacchi ransomware rimarrà elevata anche nel 2023, e il costo medio di una violazione dei dati è ai massimi storici con 4,35 milioni di dollari (come previsto dal Cost of Data Breach report di IBM) che si prevede supererà i 5 milioni di dollari nel 2023. Il conflitto in Ucraina e le più ampie tensioni geopolitiche stanno aumentando il rischio di un attacco informatico su larga scala da parte di soggetti supportati dagli Stati. A ciò si aggiunge una crescente carenza di professionisti di cyber security, che genera problemi quando si tratta di migliorare la sicurezza.
Per le aziende di molti Paesi, il 2023 sarà probabilmente un altro anno problematico per l’Interruzione di attività (BI), perché molti modelli di business sono sensibili agli shock e ai cambiamenti improvvisi, che a loro volta incidono sui profitti e sui ricavi. Gli attacchi informatici sono la causa di BI che le aziende temono di più (45% delle risposte, al secondo posto la crisi energetica (35%), seguita dalle catastrofi naturali (31%).
Paura per gli attacchi informatici: l’Italia come il resto del mondo
A livello globale i rischi informatici rimangono in testa alla classifica dei rischi per le aziende di tutto il mondo tra cui Canada, Francia, Giappone, India e Regno Unito. È questo il rischio che preoccupa maggiormente le piccole e medie imprese (con un fatturato annuo inferiore ai 250 milioni di dollari).
E nel nostro Paese? In Italia i rischi informatici rappresentano i principali timori delle aziende, seguiti da Interruzione di attività e Crisi energetica. Secondo il rapporto, per il secondo anno consecutivo, nel nostro Paese i rischi informatici derivanti da attacchi malware e ransomware, violazione di dati e guasti IT, rappresentano un rischio per il 47% delle aziende italiane.
La classifica per settori: telecomunicazioni
Rinnovabili
Energia utilites
Media
Settore Pubblico e sanità
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