Gli italiani e l’auto elettrica
Continua la galoppata dell’auto elettrica nel nostro Paese e, secondo gli ultimi dati forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sostenibili e rilanciati dall’Unrae, le nuove immatricolazioni a giugno 2021 hanno registrato mediamente un incremento pari al +350% rispetto all’anno passato.
Una galoppata, perché mese dopo mese il mercato dei veicoli elettrici ha sempre segnato un aumento a tre cifre in Italia, sia a livello di vendite mensili, sia di cumulato dall’inizio dell’anno.
Entrando nel dettaglio, abbiamo che nel mese di giugno 2021 le nuove immatricolazioni di auto elettriche 100% a batteria sono state 7.025, contro le 1.453 del giugno 2019, il 4,7% del totale delle immatricolazioni mensili.
Il cumulato gennaio-giugno 2021 ha visto immatricolazioni di auto a batteria per 30.384 unità (contro le 4.975 dello stesso periodo del 2019).
La crescita è stimata attorno al +380% su base annua, mentre per il cumulato siamo ad un +510% di incremento, sempre su base annua.
L’ibrido sempre prima scelta
Passando alle auto elettriche ibride, invece, il dato di giugno è di 41.200 nuove immatricolazioni, contro le 16.090 di un paio di anni fa, per un aumento del +350%, per una quota di mercato mensile del 27,4%.
Il cumulato dall’inizio dell’anno ha visto le vendite raggiungere le 244.537 unità, contro le 62.755 del 2019, per un aumento del +340% e una quota di mercato per il periodo considerato (gennaio-giugno) pari al 27,4% del totale delle nuove immatricolazioni.
Ci sono infine le ibride ricaricabili con la spina, le plug-in, che hanno registrato un vero e proprio boom di nuove immatricolazioni a giugno, passando da 1.647 del 2019 alle attuali 7.118 unità, per un cumulato di quasi 38 mila unità.
La quota di mercato mensile raggiunge ormai il 4,7% del mercato auto totale, mentre la crescita è del +1.700% su base annua.
Il mercato e l’ecobonus
“Nel recente e proficuo incontro del Tavolo Automotive con il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e il Viceministro Gilberto Pichetto Fratin – ha commentato il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci – sono state poste le basi per la definizione di una politica economica di medio-lungo periodo, ma abbiamo anche fornito indicazioni per interventi urgenti mirati ad accelerare il rinnovo del parco auto, misura necessaria per allineare il nostro Paese agli obiettivi europei di transizione ecologica”.
“Per questo – ha aggiunto Crisci – auspichiamo l’estensione fino al 2026 dell’Ecobonus per la fascia di emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2 e, in sede di conversione del DL Sostegni-bis, il rifinanziamento per tutto il 2021 degli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, per non vanificare i risultati fin qui ottenuti”.
Ricordiamo che, grazie agli incentivi disposti dal Governo, in circa 3 mesi e mezzo, è stato possibile rottamare 185.000 vecchie auto, per il 95% sostituite con nuove vetture della fascia 61-135 g/km, risparmiando all’ambiente circa 115 mila tonnellate di CO2 l’anno e consentendo un’aggiunta di introiti IVA e IPT per l’erario di circa 160 milioni di euro.
In attesa di una risposta in tal senso, il Sole 24 Ore di oggi ha pubblicato un articolo in cui si riporta la notizia di un nuovo stanziamento di 300 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche (ma solo 50 milioni di euro circa) e di auto a motore Euro 6.
Per il via libera definitivo si attende i voto in settimana della Commissione Bilancio della Camera. Tra le novità più attese da molti la possibilità di usare queste risorse anche per incentivare la compravendita di veicoli usati purchè non inquinanti.