Commuovente l’apertura di ieri della Porta Santa. In questo preciso momento storico, delicato e di grande tensione, dal mondo cattolico e da Papa Francesco è arrivato un grande segnale di pace e amore.
Ma l’evento di ieri è stato anche un grande successo per l’industria del broadcast che è riuscita ad assicurare la prima mondovisione via satellite in Ultra HD (4K) della storia, facendo in modo che questo messaggio di misericordia varcasse tutti i confini e giungesse a tutti in super alta definizione.
Un’iniziativa tecnologica, quindi, senza precedenti prodotta dal Centro Televisivo Vaticano in collaborazione con Radio Vaticana e con il supporto di Sony, Globecast e Dbw Communication.
“Un momento di piena sintonia con lo spirito della riforma dei mezzi di comunicazione vaticani chiesto da Papa Francesco”. Così Mons. Dario Edorado Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano e Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, ha commentato la copertura mediatica dell’evento.
“Una produzione straordinaria – ha precisato Mons. Vigano – che è riuscita a mettere il Centro Televisivo Vaticano e la Radio Vaticana assieme ad una serie di partner tecnologici di eccellenza come Sony, Eutelsat, Globecast e DBW Communication, coinvolgendo circa 100 persone impiegate complessivamente nel TV compound allestito in Piazza del Santo Uffizio”.
Per l’occasione, Eutelsat è scesa in campo con 3 satelliti ad ampia copertura che hanno consentito la distribuzione dell’evento live in Ultra HD a livello planetario, dando prova, ancora una volta, di estrema potenza e affidabilità per il trasporto di segnali così esclusivi (Speciale Key4biz Giubileo in 4K).
Inoltre, grazie all’impiego delle risorse satellitari di Eutelsat, la diretta dell’evento è stata distribuita pure in formato HD multiaudio in tutti gli angoli del pianeta.
Eutelsat informa che è stata “pienamente rispettata la correttezza di ciascun parametro tecnico nell’ambito delle operazioni di trasmissione che hanno visto in prima linea il Teleporto Eutelsat di Rambouillet, nei pressi di Parigi, assieme ad altre strutture terrestri sparse nei 4 angoli del pianeta”.
Decine i professionisti coinvolti in delicate attività di controllo e gestione condotte in stretto raccordo con il TV Compound allestito in Vaticano, dove hanno lavorato oltre 100 persone lungo tutta la filiera.
Uno sforzo corale per garantire immagini nel massimo della qualità tecnica, grazie all’utilizzo di innovative apparecchiature come le 19 telecamere Sony di ultima generazione, due modernissimi mezzi mobili satellitari di Globecast per la gestione dell’uplink e la strumentazione per la codifica nello standard HEVC messa a disposizione da NTT Electronics, Ericsson e Thomson.
Eutelsat sottolinea che “tale assetto, inoltre, ha consentito di condurre – al termine della celebrazione – una innovativa trasmissione Ultra HD in High Dynamic Range (HDR), soluzione che offre maggiore contrasto e luminosità alle immagini e che viene considerata la prossima evoluzione tecnologica dell’Ultra HD. Più precisamente, le immagini provenienti da alcune telecamere sono state rimappate secondo la curva di gamma HLG Hybrid Log Gamma definita da BBC ed NHK, permettendo di trasmettere per una trentina di minuti in tutto il mondo immagini HDR retro compatibili con gli schermi UHD SRD”.
Per gli utenti dotati di apparati compatibili, il segnale è stato reso disponibile sul canale Eutelsat 4K1, sulla piattaforma satellitare gratuita Tivùsat (numero 200) nonché su quella francese FRANSAT. Nello stesso tempo, speciali punti di visione sono stati allestiti all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano, nella sala d’aspetto del Policlinico Gemelli di Roma e presso la cappella della casa di reclusione di Milano Opera.
Sotto la guida del Centro Televisivo Vaticano, il team ha contribuito alle operazioni di ripresa e di trasmissione dell’evento nell’ambito di un’infrastruttura tecnologica d’avanguardia composta tra l’altro da 3 satelliti Eutelsat ad ampia copertura; 19 telecamere Sony di ultima generazione; due modernissimi mezzi satellitari di Globecast; diversi centri di controllo per la gestione del segnale collocati in varie parti del globo.
Con l’aggiunta di altri sofisticati apparati, tale assetto ha supportato e integrato le due rinnovate regie mobili del Centro Televisivo Vaticano durante la diretta televisiva realizzata anche grazie all’impiego di 40 microfoni di Radio Vaticana dislocati tra l’esterno e l’interno della Basilica di San Pietro.
L’eccellente lavoro di cooperazione ha consentito di effettuare – al termine della cerimonia – un test della durata di una trentina di minuti di indubbio valore per la comunità scientifica: la prima trasmissione via satellite live in High Dinamic Range (HDR), soluzione tecnologica che permette di incrementare ulteriormente la luminosità, la gamma dei colori e il contrasto bianco/nero delle immagini in Ultra HD 4K.
“Non solo una produzione spettacolare ed immersiva – ha aggiunto Viganò – ma una produzione che è arrivata anche nei luoghi della sofferenza. Infatti, è stata distribuita sul canale Eutelsat K41 e ricevuta su TV Sony UHD presso l’ospedale Gemelli di Roma e il carcere milanese di Opera. Dunque la tecnologia al servizio della tenerezza e della misericordia che Papa Francesco ci invita sempre a vivere”.
Infine, per garantire la massima diffusione dell’evento è stata incrementata l’estensione dell’abituale rete satellitare mettendo a disposizione di ciascuna emittente TV del mondo il segnale multilingua in tutti gli altri formati televisivi, dall’HD all’SD.