Grande soddisfazione per la copertura mediatica, via satellite in mondovisione e in Ultra Alta Definizione (4K), della cerimonia di apertura della Porta Santa ieri a Roma che ha avviato il Giubileo della Misericordia.
Tra i commenti raccolti a caldo a margine dell’evento, significativi quelli di Stefano D’Agostini, Direttore Tecnico del Centro Televisivo Vaticano (CTV), che ha espresso parole di apprezzamento molto sentite per le aziende che hanno reso possibile la trasmissione in 4K della cerimonia.
In campo le tecnologie di Radio Vaticana, Eutelsat, che ha messo a disposizione 3 satelliti, Sony, Globecast e DBW (Speciale Key4biz Giubileo in 4K).
“Vogliamo sfruttare al massimo la nuova tecnologie per fare arrivare sempre più lontano e sempre con migliore qualità il messaggio del magistero del Santo Padre che è un messaggio di una potenza incredibile e che pensiamo meriti tutto lo sforzo tecnologico che noi impieghiamo per diffonderlo”, ha detto D’Agostini, non tralasciando di sottolineare il grande lavoro fatto con i partner, “portato avanti con grande tenacia, padronanza della tecnologia e competenza”.
Con commozione, il Direttore Tecnico del CTV ha sottolineato che si è trattato di “una partecipazione professionale e tecnologica ma soprattutto di amici che lavorano per un unico scopo, molto grande”.
Per D’Agostini le aziende che hanno contribuito a rendere possibile la copertura in mondovisione live, via satellite e in Ultra HD, di questo evento, sono anche riuscite a centrare l’obiettivo, cioè “dare un taglio cinematografico ma senza spettacolarizzazione” della cerimonia.
L’emozione di D’Agostini si è avvertita anche quando ha menzionato il momento del transito attraverso la Porta Santa che gli ha ricordato il Giubileo del 2000 e quello che è poi avvenuto fino a oggi.
Importante anche ricordare la copertura audio che, come ha precisato D’Agostini, “è stata curata da Radio Vaticana che ha messo in campo 40 microfoni per riprese musicali e per il parlato durante tutta la cerimonia del Santo Padre”.
“Sono stati aggiunti alla fine anche otto microfoni ambientali sulle telecamere”, ha indicato D’Agostini per permettere che, a chi non era presente a San Pietro, arrivasse di più “la partecipazione della gente sia in piazza che nell’atrio”.