Tecnologie

Giornata mondiale delle api. Il ruolo degli analytics per preservare gli alveari

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Il ruolo delle tecnologie per preservare il corretto sviluppo degli alveari e la produzione di miele grazie alle tecnologie.

Il 20 dicembre 2017, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale ha dichiarato il 20 maggio di ogni anno la Giornata mondiale delle api.

La risoluzione ha tenuto conto in particolare di un rapporto che ha portato alla ribalta mondiale il declino a cui stanno andando incontro le api e gli altri impollinatori: il Rapporto di valutazione tematico su impollinatori, impollinazione e produzione alimentare, pubblicato nel febbraio 2016 daIl’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services). Il rapporto ha stimato che un numero crescente di specie di impollinatori in tutto il mondo è sull’orlo dell’estinzione a causa di diversi tipi pressione, molti dei quali prodotte dall’uomo. Le cause sono molteplici e concatenate e sono le stesse che stanno portando al declino della biodiversità: distruzione, degradazione e frammentazione degli habitatinquinamento (in particolare da pesticidi)cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni.

Dall’inizio degli anni 2000, le colonie di api sono in lento declino, in gran parte a causa delle monocolture. Se le popolazioni di api continueranno a diminuire, ciò avrà un forte impatto sulla produzione alimentare.

Alcuni correttivi per preservare gli alveari

Ci sono alcuni correttivi che possono contribuire a migliorare la situazione, segnalati dall’ISPRA:

  • la realizzazione di siepi o di ‘strisce’ tra i filari delle colture erbacee e arboree o di macchie di piante selvatiche da fiore, allo scopo di mantenere o creare una maggiore diversità di habitat degli impollinatori a scala paesaggistica;
  • riduzione dell’esposizione degli impollinatori ai pesticidi riducendone l’uso, cercando forme alternative di controllo di patogeni e parassiti e di erbe infestanti, adottando una serie di pratiche gestionali agrarie specifiche, comprese le tecnologie per ridurre la deriva dei pesticidi durante i trattamenti;
  • miglioramento delle pratiche di allevamento delle api domestiche rispetto al controllo di patogeni e parassiti, insieme a una migliore regolamentazione del commercio e dell’uso di impollinatori, anche nella loro riproduzione.

Il ruolo degli analytics

Ci sono poi delle tecnologie che possono a loro volta dare una mano in questo senso, come ad esempio gli analytics di SAS, che dal 2017 ha iniziato a ospitare alveari presso i propri campus aziendali al servizio delle api e del pianeta.

Utilizzando analisi avanzate e l’elaborazione dei flussi di eventi, SAS ha trasformato i propri alveari in un progetto di innovazione IoT. Dopo aver collegato i sensori all’alveare, l’azienda ha iniziato a trasmettere i dati dall’alveare al cloud in modo da poter misurare continuamente:

  • Il peso dell’alveare.
  • La temperatura all’interno e all’esterno dell’alveare.
  • L’umidità all’interno dell’alveare.
  • L’acustica o il “ronzio” all’interno dell’alveare.

Un sistema che rilevi le fluttuazioni di queste misure può fornire agli apicoltori un indicatore precoce di problemi all’interno dell’alveare e l’azienda ha condiviso con il mondo ciò che ha appreso dalle proprie sperimentazioni, nella speranza che possa fungere da modello per misurare la salute dell’alveare quando e dove è più necessario.

Una misura concreta che di fatto grazie alla tecnologia contribuisce a preservare il lavoro di centinaia di migliaia di api che culmina in chili di miele e in un’intricata rete di favi.

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