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Giornata mondiale della libertà di stampa. In ricordo della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia

Oggi è il World Press Freedom Day, la 25ma Giornata Mondiale della Libertà di Stampa indetta dall’ONU per ricordare i giornalisti uccisi e minacciati a causa del loro lavoro.

Una giornata importante in quanto ancora in tantissimi paesi la libertà di stampa è sotto il tiro incrociato di avversari di diversa natura. Dall’ inizio del 2018 sono stati almeno 29 i giornalisti e operatori dei media uccisi nel mondo secondo un conteggio basato sui dati di Reporters sans frontières (Rsf), prima che un duplice attentato in Afghanistan non appesantisse di almeno altri nove morti il bilancio. L’organismo parigino aveva infatti conteggiato almeno 14 giornalisti professionisti uccisi dall’inizio del 2018, a cui si aggiungevano 4 blogger (citizen journalists) e 2 collaboratori dei media.

Non si può nemmeno accettare il fatto che tutti questi atti mafiosi accadano nel 2018, in paesi democratici, come l’Europa. L’uccisione brutale lo scorso ottobre della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia ha tragicamente richiamato l’attenzione sul fatto che l’Europa rimane un posto pericoloso per i giornalisti. Il modo in cui gli Stati europei risponderanno a questi omicidi definirà non solo il futuro del giornalismo, ma anche quello delle nostre democrazie.

Un pensiero quindi va alla giornalista maltese, una reporter vera che grazie al suo impegno e alla sua tenacia aveva sollevato lo scandalo che aveva coinvolto la moglie del primo ministro maltese Michelle Muscat sul coinvolgimento di personalità maltesi nei cosiddetti Panama Papers portando il Paese a elezioni anticipate.

In un ricordo vivo, speriamo e auguriamo che gli omicidi di Caruana Galizia e molti altri giornalisti non vengano dimenticati, ma che si faccia davvero qualcosa per questa situazione che mette in pericolo sia i giornalisti sia la democrazia.

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