Oggi Giornata Nazionale contro la Pedofilia. Una ricorrenza importante per una piaga che si è accentuata con la crescita della rete. Ne parliamo con Sandra Cioffi, oggi presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU) e all’epoca della sua precedente esperienza come parlamentare, autrice della prima iniziativa di istituzione della Giornata.
Key4biz. Oggi è la Giornata Nazionale contro la Pedofilia, nel suo precedente incarico parlamentare, è stata lei per la prima volta ad ideare e presentare in xv legislatura nel lontano settembre del 2007 il PDL di istituzione di tale giornata in Parlamento. Quale fu il motivo?
Sandra Cioffi. La ringrazio per averlo ricordato, è una cosa di cui sono molto orgogliosa perché tale giornata è diventata negli anni sempre più un momento di riflessione su cose già fatte ed impegni da prendere per lottare la Pedofilia. Purtroppo il mio PDL non potette essere approvato perché ci furono elezioni anticipate. Fui, quindi, veramente felice che Luca Barbareschi, molto sensibile a tali problemi l’anno dopo la ripresentò e riuscì anche rapidamente a farla approvare. Fu anche un grande segnale di attenzione del Parlamento a tale terribile problema!
Key4biz. Come nacque l’idea?
Sandra Cioffi. L’idea di istituire tale giornata mi venne perché mi arrivò una nota relativa alla celebrazione dell’orgoglio pedofilo in rete (“love boy love”) che era una chiamata a raccolta attraverso Internet di tutti i cultori perversi “dell’amore per i bambini” per manifestare “la loro rabbia verso leggi restrittive” e la “solidarietà” verso coloro che per reati di pedofilia e pedopornografia erano finiti in carcere. Una circostanza obbrobriosa. La cosa mi sconvolse e decisi per reazione di contrastarla, presentando l’Istituzione della “Giornata contro la pedofilia” in una conferenza stampa lo stesso giorno in cui si celebrava tale orrenda iniziativa.
Key4biz. Sono trascorsi molti anni ed ora come è la situazione nell’ambito del contrasto alla pedofilia?
Sandra Cioffi. Purtroppo i fenomeni di abuso sessuale nei confronti dei minori si sono amplificati con l’utilizzo sempre più generalizzato della rete. È emerso in questi anni l’intensificarsi dello scambio e della diffusione di immagini in rete, relative ad abusi sessuali su minori, non solo attraverso il file sharing, lo scambio di e-mail, l’utilizzo di chat room o di forum tematici, messaggistica istantanea, ma anche sempre più attraverso il “darknet” (reti nascoste), all’interno del quale si nascondono organizzazioni di pedofili. Da ciò appare quanto mai necessario anche il monitoraggio per la ricerca di spazi virtuali clandestini, dove si offrono immagini e filmati di minori abusati usati anche per il turpe commercio online.
Key4biz. L’emergenza Covid ha avuto riflessi in tale ambito?
Sandra Cioffi. L’emergenza Covid-19, sia in Italia sia a livello internazionale, ha fatto registrare un aumento dei casi di abuso sessuale online sui minorie della diffusione di immagini pedopornografiche. Secondo la Polizia Postale diretta da Nunzia Ciardi, con dati aggiornati allo scorso mese di gennaio, nel nostro Paese i reati relativi allo sfruttamento e all’adescamento di minori online sono aumentati vertiginosamente. Le persone arrestate hanno registrato un +86,48%, quelle indagate un +93.9%. I casi trattati sono stati complessivamente 3.243, il 132,3% in più rispetto al 2019. Inoltre nel 2020 molteplici sono state le segnalazioni relative a episodi di intrusione nelle piattaforme DAD a scopo di adescamento. Proprio per questo il CNU sta per organizzare un’audizione con la responsabile della Polizia Postale, anche per poter individuare azioni comuni per la lotta a questa orribile piaga.
Key4biz. Che ruolo intende quindi svolgere il Consiglio degli Utenti, da lei presieduto nell’ambito della lotta alla pedofilia?
Sandra Cioffi. Tenuto conto di questi dati il CNU, nell’ambito delle sue competenze, come punto di riferimento della tutela dei diritti di circa 10 milioni di minori “utenti” della rete, anche se da pochi mesi insediatosi, si sta fortemente impegnando in piena sinergia con AGCOM proprio a salvaguardia dei minori in rete ed in questo caso per una comune lotta alla pedofilia. Per cui, sarà quanto mai importante prendere anche occasione dalla celebrazione della “Giornata nazionale contro la pedofilia” per rafforzare, attraverso azioni congiunte la rete delle istituzioni e delle associazioni competenti per mettere in campo strategie più efficaci che permettano di prevenire e combattere il fenomeno degli abusi sui minori rendendo con azioni specifiche più sicura la rete.
A tal proposito il CNU su proposta del Gruppo minori, coordinato dal Consigliere Antonio Affinita, ha già chiesto misure da mettere rapidamente in campo per l’attuazione dell’art. 7 bis d.l. n 28/2020. Misure che stanno vedendo il concreto e fattivo coinvolgimento di AGCOM, quale ente prepostoalla sorveglianza, garanzia e prevenzione di situazioni di pericolo anche attraverso l’individuazione di immagini di abusi su minori o di adescamento di bambini/e per fini sessuali.
Desidero anche sottolineare che il fenomeno della pedofilia on line è trasversale in quanto coinvolge fasce sociali ed anagrafiche eterogenee e che per contrastare tale fenomeno è essenziale anche la collaborazione di tutti gli utenti per la segnalazione dei contenuti illeciti rinvenuti sul web. Fondamentale anche per le nostre azioni a contrasto della pedofilia il contributo del Vice Presidente Vincenzo Franceschelli, esperto giurista, e dei rappresentanti delle Associazioni dei “ minori “ utenti presenti nel CNU, tra cui il Consigliere Baggio coordinatore del Gruppo Education, che in sintonia con il coordinatore gruppo reti Mario Russo e con il Responsabile dell’Osservatorio giuridico Matteo Santini, si sta impegnando per mettere a punto proposte di educazione digitale che includano non solo i giovani e la scuola, ma anche tutti gli adulti di riferimento.
Questo percorso a tutela dei minori si sta comunque affrontando in maniera fortemente coesa non solo grazie ai consiglieri competenti nel settore dei minori, ma grazie anche a tutti gli altri consiglieri rappresentanti delle associazioni di Consumatori presenti nel CNU.
Key4biz. Un’ultima domanda, se mi permette, cosa succederà con il vuoto normativo generato dall’entrata in vigore del “Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche”, che impedirà ai fornitori di servizi di comunicazione di utilizzare le tecnologie per l’individuazione di immagini anche di abusi su minori?
Sandra Cioffi. Purtroppo è un gran problema, perché si è venuta a creare una situazione di interruzione dell’impegno delle aziende ICT di monitoraggio dei propri sistemi per cui sarebbe necessaria al più presto una proposta legislativa in linea con la strategia dell’UE per una lotta più efficace contrastare il fenomeno degli abusi sessuali, online e offline.
Insieme all’obiettivo di tutelare in modo rigoroso la privacy, sono stati infatti messi fuorilegge anche gli strumenti informatici che consentivano prima di quella data di approvazione del codice di monitorare immagini di abusi su minori o i casi di adescamento di bambini e per fini sessuali. Necessario, quindi trovare al più presto un accordo che consenta alle imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica di ripristinare l’uso degli strumenti tecnologici per l’individuazione del materiale pedo-pornografico, e degli episodi di adescamento dei minori online.
Infine, da non dimenticare, che grandi mutamenti avverranno anche quando sarà data attuazione anche alla direttiva SMAV che prevede nuove tutele dei minori ed anche nuovi compiti di competenza di AGCOM.