L’intelligenza artificiale non prende il posto di noi giornalisti, ma i giornalisti in grado di usare i tool basati sull’IA lavoreranno di più e meglio rispetto a chi la rifiuta a priori e senza conoscerla. Ai software di intelligenza artificiale le attività editoriali noiose e ripetitive per lasciare ai giornalisti in carne ed ossa approfondimenti, inchieste, debunking, webinar, podcast e tutti gli altri prodotti editoriali multimediali.
Ma l’intelligenza artificiale e l’algoretica devono andare sempre a braccetto.
Va letto con questo approccio “Giornalisti Robot” il nuovo libro di Aldo Fontanarosa. È il miglior manuale in italiano sulla news revolution.