C’è tempo fino a domani 31 ottobre per le testate digitali locali, non legate ai media tradizionali, che vogliono partecipare al sondaggio sul giornalismo online in Italia.
‘’Giornalismi’’, un gruppo di lavoro del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in collaborazione con ANSO (Associazione Nazionale Stampa Online), ha messo a punto il questionario per completare la Ricerca sul giornalismo digitale in Italia avviata l’anno scorso con la pubblicazione e la presentazione, in occasione del Digit 2014, di un primo Rapporto, dal titolo “Giornalismo digitale in Italia: nelle redazioni domina ancora la ‘carta’ ma la talpa del cambiamento sta scavando”.
(Testo integrale del Rapporto).
“Il futuro? E’ del giornalismo nel suo complesso (…) Ci sarà sempre più bisogno di giornalisti che non sanno per chi scrivono, ovvero capaci di lavorare per più piattaforme”. E’ la valutazione è di Giuseppe Smorto, responsabile di repubblica.it, riportata nel Rapporto dello scorso anno.
Quali le differenze per le tastate digitali locali?
Come stanno vivendo questo cambiamento?
Come devono cambiar pelle i giornalisti che lavorano online?
Obiettivo di questo sondaggio: approfondire l’analisi della situazione, individuando e documentando i principali problemi del settore, e dare un contributo al rafforzamento della qualità dell’informazione digitale.
In una lettera congiunta, il presidente dell’Odg, Enzo Iacopino, e il presidente di Anso, Betto Liberati, “chiedono ai promotori di queste testate di partecipare allo studio rispondendo alle domande del questionario con la massima franchezza e senza alcun timore. I dati dei singoli editori – assicurano – non saranno divulgati in alcuno modo se non in forma aggregata e completamente anonima, né tantomeno saranno ceduti a terzi’’.
“L’obiettivo – proseguono Odg e Anso – come già è stato nella prima fase dello studio, è comporre un quadro il più possibile preciso della situazione del giornalismo e dell’editoria digitale in Italia: uno studio che, soprattutto, possa essere di aiuto per il rafforzamento del settore e il superamento dei tanti problemi che – immaginiamo – esso si trova ad affrontare. E che riteniamo giusto documentare”.
Mentre la prima fase della ricerca aveva affrontato l’analisi della situazione del giornalismo online nelle redazioni più strutturate – sia quelle native che quelle di testate ‘’tradizionali’’ – questa seconda fase si rivolge invece a tutto il resto delle testate digitali.
Il riferimento, spiega la nota dell’Odg, va a tutto quel “vasto tessuto di siti giornalistici che coprono ormai tutte le aree del nostro paese, con un forte radicamento sul territorio, producendo un volume di informazione che ancora non viene pienamente riconosciuto nel quadro del sistema informativo nazionale”.
* Il questionario è raggiungibile fino al 31 ottobre 2015 sul sito web di Anso: http://www.anso.it/questionario-odg