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Gigabit Infrastructure Act, ok del Consiglio Ue. Scarica il documento

Via libera dal Consiglio Ue Telecomunicazioni al mandato negoziale sul regolamento sulle infrastrutture di rete gigabit. Adesso il Consiglio potrà iniziare i negoziati finali (triloghi) con il Parlamento e la Commissione europea per concordare il testo finale.

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Le nuove norme, proposte dalla Commissione a febbraio di quest’anno, puntano in sintesi ad accelerare la diffusione delle infrastrutture di rete gigabit in tutta Europa. Il regolamento sostituirà la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga del 2014. La proposta della Commissione mira a ridurre i costi dell’installazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica, in parte causati dalle procedure di rilascio dei permessi prima dell’installazione o dell’aggiornamento delle reti.

La posizione comune del Consiglio mantiene l’impostazione generale della proposta della Commissione. Tuttavia, sulla base di numerose richieste degli Stati membri, il Consiglio ha modificato alcuni aspetti della proposta. La nozione di “silenzio assenso” è stata eliminata e – sintetizza una nota – è stata inserita un’eccezione per un periodo transitorio per i comuni più piccoli con meno di 3500 abitanti.

Inoltre sono stati chiariti i fattori per il calcolo delle condizioni eque di accesso ed è stato chiarito che non solo la fibra può essere utilizzata per raggiungere capacità molto elevate. Il Consiglio Ue ha poi inserito nel testo alcune eccezioni per le infrastrutture critiche nazionali.

“Il testo della posizione del Consiglio assicura nel complesso che gli Stati membri abbiano un’ampia autonomia nell’emanare norme più dettagliate e possano approfondire diversi elementi importanti di questo nuovo regolamento che stabilisce un’armonizzazione minima sulle misure per ridurre il costo delle reti di comunicazione elettronica gigabit”, sintetizza infine il Consiglio.

Il comunicato del Consiglio Ue

Con questa decisione abbiamo compiuto un passo importante per accelerare l’installazione di infrastrutture per la banda larga ad alta velocità in tutta l’UE. Una volta adottate e messe in vigore le nuove norme, saremo in grado di rispondere efficacemente alla crescente esigenza dei nostri cittadini e delle nostre imprese di accedere a reti con una capacità molto più elevata di quella attuale.María González Veracruz, sottosegretaria di Stato spagnola per le Telecomunicazioni e le infrastrutture digitali

Obiettivi principali della proposta

La proposta della Commissione mira a ridurre i costi inutilmente elevati dell’installazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica, causati in parte dalle procedure di rilascio delle autorizzazioni che precedono l’installazione o l’aggiornamento delle reti. Tali procedure sono ancora complesse, talvolta lunghe, e diverse da uno Stato membro all’altro.

La proposta mira inoltre ad accelerare l’installazione delle reti, a garantire certezza giuridica e trasparenza a tutti gli attori economici coinvolti e a consentire processi di pianificazione e di attuazione più efficienti per gli operatori di reti pubbliche di comunicazione elettronica.

La proposta, caratterizzata da un’armonizzazione minima, riguarda anche l’installazione delle infrastrutture fisiche interne agli edifici e l’accesso alle stesse. Dovrebbe agevolare le applicazioni transfrontaliere e consentire ai portatori di interessi, agli operatori delle comunicazioni elettroniche, ai fabbricanti di apparecchiature o alle imprese di genio civile di ottenere migliori economie di scala.

Leggi anche: Consiglio Ue Tlc, Butti: ‘Separare reti e servizi per un mercato digitale davvero paneuropeo’

Modifiche apportate dal Consiglio

La posizione comune del Consiglio mantiene l’impostazione generale della proposta della Commissione. Sulla base di numerose richieste degli Stati membri, il Consiglio ha tuttavia modificato alcuni aspetti della proposta:

Il testo della posizione del Consiglio garantisce nel complesso che gli Stati membri godano di ampia autonomia nell’emanazione di norme più dettagliate e possano spingersi ancora oltre per quanto riguarda diversi aspetti importanti del nuovo regolamento che istituisce un’armonizzazione minima delle misure volte a ridurre il costo delle reti di comunicazione elettronica Gigabit.

Prossime tappe

A seguito dell’adozione odierna del mandato negoziale del Consiglio (orientamento generale), la presidenza spagnola potrà avviare colloqui con il Parlamento europeo (“triloghi”) e intende compiere i maggiori progressi possibili in tali negoziati entro la fine dell’anno.

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