Il governo italiano avvia una collaborazione con la Cina in ambito audiovisivo, che punta anche a portare la Rai nel Paese dove oggi non trasmette a differenza dei grandi network internazionali.
Per stringere questo accordo il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, è volato a Pechino per incontrare Tian Jin, Viceministro della Sapprft (State Administration of Press, Publication, Radio, Film, Television), il super Ministero delle comunicazioni cinese.
Alla base di questa collaborazione permanente tra i due Paesi c’è l’avvio di coproduzioni in ambito televisivo, cinematografico e nei new media.
Giacomelli farà tappa anche a Shanghai per incontri con Shanghai Media Group e Dragon Tv.
Obiettivo: aprire la strada alla Rai in Cina.
“E’ il primo passo della nuova Rai – ha sottolineato il Sottosegretario – che deve ritrovare una dimensione internazionale per parlare dell’Italia al mondo e fare da traino all’industria dell’audiovisivo nazionale”.
Giacomelli ha incontrato anche i vertici della tv pubblica (Cctv), della radio di Stato e di Wanda Media, uno dei più importanti gruppo di produzione e distribuzione cinematografica al mondo.
“A Roma un anno fa con Tian Jin – ha concluso Giacomelli – avevamo auspicato una collaborazione più stretta nell’ambito dei media, ora abbiamo dato concretezza a quell’auspicio parlando anche di singoli progetti: si può aprire una nuova stagione”.
Le recenti novità introdotte daranno alla Rai la missione di trainare l’industria audiovisiva nazionale, rafforzando la sua presenza all’estero, favorendo la crescita della produzione indipendente e promuovendo cultura italiana e il made in Italy.