La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare prove per raccogliere il feedback delle parti interessate sul regolamento (UE) 2018/302 sul geoblocking, in vigore da dicembre 2018 per migliorare l’accesso a beni e servizi per privati e aziende in tutta l’UE.
Alla fine del 2023 una proposta di revisione del geoblocking era stata valutata positivamente dell’Europarlamento, con particolare attenzione alla proposta di aprire alla fruizione di contenuti audiovisivi anche in paesi diversi da quelli di residenza. Di fatto, con l’abolizone del geoblocking un italiano potrebbe sottoscrivere abbonamenti a contenuti sportivi anche all’estero. Ma l’Europarlamento in scadenza, di fatto, aveva rimandato ogni presa di posizione.
Mercato unico
Il regolamento sul geoblocking mira a migliorare il funzionamento del mercato unico, online e offline, eliminando il geoblocking ingiustificato e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sullo stabilimento.
Le pratiche di geoblocking si verificano quando i commercianti bloccano o limitano l’accesso alle loro interfacce online, come siti web e app, ai clienti di altri paesi dell’UE che cercano di effettuare transazioni transfrontaliere. Si verifica anche quando i commercianti applicano condizioni generali diverse a causa della residenza, nazionalità o stabilimento dei clienti, o che altrimenti impediscono ai clienti transfrontalieri di finalizzare l’acquisto o di accedere al prodotto o al servizio.
Il regolamento ha raggiunto il suo scopo?
Come parte del suo processo di valutazione standard, la Commissione valuterà se questo regolamento ha effettivamente raggiunto i suoi obiettivi. La richiesta di prove invita le parti interessate, tra cui consumatori, aziende e autorità nazionali, a condividere le proprie opinioni ed esperienze sulla sua attuazione e il suo impatto.
Garantire un mercato interno ben funzionante è una priorità fondamentale per la Commissione europea. Questa valutazione aiuterà a determinare se sono necessarie ulteriori misure per affrontare le barriere rimanenti e rafforzare il commercio transfrontaliero nell’UE.
Le parti interessate possono inviare i propri contributi tramite il portale Have Your Say.
Che fare con contenuti audiovisivi?
Alcune aree, come i contenuti digitali protetti da diritto d’autore (ad esempio, musica, e-book, software e giochi online), sono inizialmente rimaste escluse dall’ambito di applicazione del regolamento. La Commissione si è impegnata a valutare l’estensione delle norme a questi servizi, riconoscendo l’importanza di modernizzare il settore audiovisivo per soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di disponibilità e accessibilità dei contenuti.
Nel novembre 2024, la Commissione ha avviato un’indagine su Apple per presunte pratiche di geoblocking nei confronti dei consumatori europei, in particolare riguardo ai servizi App Store, Apple Arcade, Music, iTunes Store, Books e Podcast. Questa azione riflette l’impegno continuo della Commissione nel garantire l’applicazione delle norme anti-geoblocking e nell’assicurare che nessuna azienda discrimini i consumatori in base alla loro residenza.
In sintesi, l’orientamento della Commissione Europea sul geoblocking è volto a creare un mercato unico digitale più equo e integrato, eliminando le barriere ingiustificate e promuovendo l’accesso paritario ai beni e servizi per tutti i cittadini dell’UE.
Prospettive future
La revisione in corso potrebbe portare a un’estensione del regolamento, in particolare per i contenuti digitali protetti da copyright. L’obiettivo è garantire un mercato unico digitale più equo, riducendo ulteriormente le barriere all’accesso transfrontaliero.
Tabella riassuntiva
Aspetto | Descrizione |
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Regolamento attuale | Impedisce il geoblocking ingiustificato su beni e servizi, con alcune eccezioni |
Settori esclusi | Audiovisivo, trasporti, sanità, servizi finanziari, telecomunicazioni |
Revisione 2020 | Miglioramenti nell’accesso, ma criticità per i contenuti digitali |
Valutazione 2024-2025 | Analisi dell’impatto e possibile estensione del regolamento |
Prossimi passi | Consultazione pubblica (Q2 2025), revisione finale (Q4 2025) |