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GenAI, consumi alle stelle. Impatto negativo sull’ambiente

Il consumo energetico annuo di ChatGPT per generare le sue risposte è pari alla ricarica di 47,87 milioni di smartphone tutti i giorni per un anno intero.

Numeri astronomici, secondo un report dell’agenzia Usa NewsworthyData, che ha messo a nudo queste elevatissime esigenze energetiche dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).

La ricerca evidenzia che le richieste di elettricità di ChatGPT sono così elevate che stanno già mettendo pressione sulle reti elettriche, aumentando le emissioni di carbonio e aggravando i problemi ambientali.

Una singola query di ChatGPT utilizza 2,9 wattora, ovvero circa dieci volte l’energia richiesta per una tipica ricerca su Google, che utilizza un relativamente basso 0,3 wattora.

Il consumo totale di energia elettrica del chatbot di OpenAI quando risponde ai prompt nel corso di un anno, come citato nel rapporto, è di circa 226,82 milioni di kilowattora, soltanto per rispondere alle domande.

ChatGPT ha 100 milioni di utenti settimanali attivi che pongono una media di 15 domande ogni settimana. Su base giornaliera, ciò si traduce in oltre 214 milioni di richieste giornaliere, che consumano oltre mezzo milione di kilowattora di energia. Questa cifra è più di 21.602 volte superiore al consumo energetico giornaliero di una famiglia media statunitense, che consuma circa 29 kWh al giorno.

L’energia annuale utilizzata da ChatGPT per generare risposte equivale a caricare 47,87 milioni di smartphone ogni giorno per un anno intero.

Il consumo energetico di ChatGPT per l’elaborazione delle richieste supera il consumo elettrico totale di 12 piccoli paesi e territori e potrebbe alimentare l’intera Finlandia o il Belgio per un giorno intero.

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