La genetica ha assunto un ruolo fondamentale non solo nella ricerca medica, ma anche nella gestione dell indagini penali. Casi giudiziari clamorosi e meno noti sono stati risolti grazie al contributo di importanti ricerche scientifiche condotte sul DNA.
Di tutto questo e di altro si parlerà al convegno annuale della Società italiana di biodiritto organizzato nella terza università di Roma, il prossimo 9 maggio alle ore 14,00.
Lo scopo della giornata di studio è mettere attorno a un tavolo esperti italiani ed internazionali per capire quali sono le relazioni fra genetica, protezione dei dati e privacy in rapporto a esigenze di estremo interesse pubblico quali sono il diritto alla salute e alla corretta amministrazione della giustizia.
Programma
Saluti introduttivi – GIOVANNI SERGES (Direttore Dipartimento Giurisprudenza – Università degli Studi Roma Tre), ANDREA MONTI (Società Italiana di Biodiritto – Università d’Annunzio)
Prima sessione – General Data Protection Regulation e limiti alla ricerca scientifica
Presiede: CARLO COLAPIETRO – Ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico nell’Università degli Studi Roma Tre
Privacy and Genetic Research: A contradiction in itself?
RAYMOND WACKS – Hong Kong University
Genetic Research and Data Protection: the Japanese Perspective
HIROSHI MYASHITA – Chuo Daigaku – Tokyo
L’impatto del GDPR sui progetti di ricerca medico-scientifica transnazionale
GIUSEPPE PESCE – Angelini Group
Seconda sessione – Prova genetica e data protection nella giustizia penale italiana
Presiede: LUCA LUPÁRIA – Ordinario di Diritto processuale penale nell’Università degli Studi Roma Tre
Tecnologia e genetica nel contrasto alla criminalità organizzata
GIOVANNI RUSSO – Direzione nazionale antimafia
Il trattamento dei dati genetici nella Banca dati nazionale del DNA
GIUSEPPE GENNARI – Tribunale di Milano e Università Bocconi
Data Protection e genetica: profili di diritto penale sostanziale
CARLO SOTIS – Università degli Studi della Tuscia
Per iscrizioni: eventi.procpen@gmail.com