L’UE verso il tetto al prezzo del gas (per mitigare i rincari dell’energia elettrica)
Bisogna contenere i prezzi dell’energia elettrica e di conseguenza quelli del gas. La Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, in linea con il non-paper messo in circolazione dalla Commissione, ha dichiarato: “Affronteremo i rincari con un tetto sul gas nella formazione dei prezzi dell’elettricità, allo scopo di contrastare l’impatto degli alti prezzi del combustibile fossile sui mercati dell’elettricità”.
Come spiegato in una nota dell’Adnkronos, si tratta di un disaccoppiamento d’emergenza tra i prezzi di gas ed energia elettrica, vista la dipendenza di questi ultimi dai primi.
Non un tetto generalizzato al prezzo di tutto il gas importato in Europa, ma uno pensato proprio per il prezzo del gas russo, che consenta interventi decisi nella formazione del prezzo dell’elettricità, più la definizione di un nuovo ‘benchmark’ di riferimento per il mercato prima del prossimo inverno.
Il sì definitivo si avrà solo in occasione della riunione dei ministri dell’Energia.
Simson ha precisato che “il ‘price cap’ al gas ‘deve essere impostato a un livello tale da non aumentare il consumo complessivo di gas”.
Europa divisa sul price cap
Sull’argomento c’è il consenso della maggioranza degli Stati dell’Unione europea, Italia in testa, seguita da Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
Non mancano le resistenze, però, soprattutto dei Paesi nordici, come l’Olanda, ma la crisi energetica ormai è dilagata in tutta l’Unione e la situazione si fa sempre più tesa, anche a seguito delle voci insistenti di Germania in recessione (che comunque ha annunciato un piano da 200 miliardi di euro per mitigare l’emergenza energetica) e delle esplosioni che hanno colpito il Nord Stream nel Baltico.
Il lavoro sul prezzo del gas non sarà comunque facile. Come ha ricordato la Commissaria, infatti, “il segnale del prezzo deve rimanere, per incentivarne la circolazione verso gli Stati dove la domanda è più alta, ma anche perché se viene utilizzato più gas – e acquistato in un mercato globale ristretto – ciò farà aumentare ulteriormente i prezzi”.
Il prezzo del gas, in sostanza, deve comunque rimanere più alto degli anni passati, per non spingere i fornitori a rivolgersi verso altri mercati più redditizi, ma anche per continuare ad incentivare il risparmio energetico, la diversificazione delle forniture e gli investimenti in tecnologie pulite alternative (rinnovabili, biogas, idrogeno).
Paura in Italia per le super bollette invernali, intervento Arera
Ultimo trimestre 2022: aumento #elettricità mercato tutelato contenuto a +59%, intervento straordinario #ARERA evita raddoppio prezzi. #Bollette #gas aggiornate da ottobre alla fine di ogni mese. Segnalazione a #Governo e #Parlamento per prorogare #finetutela.
— ARERA (@ARERA_it) September 29, 2022
In Italia, nel frattempo, interviene di nuovo l’Autorità regolatoria per le reti e l’energia, (Arera) sulle tariffe dell’energia per il prossimo mese. Il timore diffuso è sempre di aumento molto consistenti delle bollette nel prossimo autunno/inverno.
“Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio. L’intervento eccezionale dell’Autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela“, si legge in una nota diffusa dell’Ansa.
Dal 1° ottobre, inoltre, con il prossimo aggiornamento tariffario, cambia il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa).
Anche per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi, l’ARERA ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano, aumentando al contempo la frequenza di aggiornamento del prezzo che diventa mensile, non più trimestrale.
Il nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023, termine che l’Autorità ha chiesto più volte venga allineato a quello del fine tutela elettrico, previsto per gennaio 2024.
Stime preoccupanti: +120% gas, ma possibile intervento del Governo
Evitato (per il momento) il raddoppio della bolletta della luce, Secondo Nomisma Energia è anche il rincaro del prezzo del gas a preoccupare, cghe potrebbe sfiorare il +120%.
Il nuovo Governo è atteso intervenire di nuovo sul campo energetico, con nuove misure tese a mitigare l’impatto di questo aumento dei prezzi delle materie prime energetiche su famiglie e imprese. A disposizione anche 20 miliardi di euro, secondo stime Sky Tg 24, recuperabili dai fondi relativi al periodo 2014-2020 non ancora spesi.
Raggiunto l’obiettivo del 90% degli stoccaggi pieni, in anticipo rispetto alla scadenza di fine autunno. Ma il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha deciso di raggiungere “il 92-93% di riempimento”. Con questa percentuale, ha detto Cingolani, si garantirebbe “maggior flessibilità in caso di picchi sui consumi invernali“.