Putin rilancia la sfida monetaria
Mosca non accetterà più dollari o euro per il pagamento del suo gas e del suo petrolio, ma solo rubli. È quanto stabilito ed annunciato oggi dal Presidente della federazione russa, Vladimir Putin.
Putin si è rivolto quindi ai “Paesi ostili” che tanto hanno bisogno delle sue risorse energetiche, assicurando la continuità delle forniture e il mantenimento dei contratti già firmati, ma allo stesso tempo dettando nuove condizioni.
“Ho preso la decisione di attuare una serie di misure per passare al pagamento in rubli per il nostro gas consegnato a paesi ostili, e di rinunciare a tutte le valute che sono state compromesse”, si legge su Radiocor Sole 24 Ore.
Poi il Presidente russo ha chiarito: “Continueremo a fornire gas naturale in base ai volumi, ai prezzi e ai principi di tariffazione fissati nei contratti già sottoscritti in precedenza”.
Per le questioni più tecniche relative alle transazioni e ai trasferimenti di valuta, Putin ha concesso al proprio Governo e alla Banca centrale una settimana di tempo per mettere a punto il dispositivo finanziario adeguato.
Un modo per sostenere la propria valuta sui mercati internazionali, anche perchè in questo modo Mosca incasserà grandi quantità di euro e dollari (solo dall’Europa, se non cambia qualcosa in meglio durante quest’anno, dovrebbe incassare 250 miliardi di euro), per poi cambiarli in altre valute a suo piacimento.
Il recupero del rublo su euro e dollaro
“Non ha più alcun senso per noi consegnare merci e ricevere dall’Unione europea e dagli Stati Uniti pagamenti in euro o in dollari, o in altre valute”, ha detto Putin secondo fanpage.it.
Rublo che dopo il crollo inziale, seguito all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, ha nel tempo recuperato terreno su dollaro ed euro. Ad esempio, se al 31 dicembre 2021 un euro valeva 85 rubli e al 7 marzo ce ne volevano 157, oggi ce ne vogliono circa 106.
Stesso andamento al cambio con il dollaro: a fine 2021 bastavano 75 rubli per un dollaro, poi ad inizio guerra ne servivano 153, per poi scendere di quota ed attestarsi sugli attuali 96.
Dopo il picco dei primi giorni di marzo, la valuta russa ha ripreso progressivamente terreno, seppur lentamente, rispetto a dollaro ed euro.
Nuovo rialzo del prezzo del gas e del petrolio
A seguito delle ultime dichiarazioni, ecco che il prezzo del gas in Europa è di nuovo tornato a correre negli ultimi minuti, arrivando a 120 euro per megawattora, in rialzo del 4,5% sulla chiusura di ieri a 115,9 euro.
Torna a crescere anche il petrolio, che in questo momento sale sopra i 120 dollari a barile.