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Gas, accordo Ue sulla riduzione dei consumi del 15% entro l’inverno. Ecco le possibili deroghe

L’accordo europeo sul taglio ai consumi

L’Unione europea (Ue) continua sulla strada per l’autonomia energetica e la riduzione della dipendenza dalla Russia per le forniture di gas naturale. Per questo gli Stati membri, accogliendo la proposta della Commissione, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo politico per la riduzione volontaria della domanda di gas del 15% per il prossimo inverno (dal 1° agosto 2022 al 31 marzo 2023).

In alcuni casi specifici, però, secondo notizia dell’Ansa, sarà possibile ridurre in deroga i consumi fino al 7%, invece che del 15%. Un taglio più leggero di ben 8 punti percentuali in meno ,rispetto agli obiettivi concordati, si legge nel comunicato del Consiglio straordinario Affari Energia dell’Unione, “a condizione che gli Stati dimostrino che la loro interconnessione con altri Stati membri in capacità tecnica di esportazione rispetto al loro consumo annuale di gas nel 2021 è inferiore al 50% e che la capacità sugli interconnettori verso altri Stati membri è stata effettivamente utilizzata per il trasporto di gas a un livello di almeno il 90% fino al mese prima“.

Risparmiare gas per un inverno sicuro

L’Ue è unita e solidale. La decisione odierna ha mostrato chiaramente che gli Stati membri resisteranno a qualsiasi tentativo russo di dividerci utilizzando le forniture energetiche come arma. L’adozione della proposta di riduzione del gas in tempi record ha indubbiamente rafforzato la nostra comune sicurezza energetica. Risparmiare gas ora migliorerà la preparazione. L’inverno sarà molto più economico e facile per i cittadini e l’industria dell’Ue”, ha dichiarato Jozef Síkela, ministro ceco dell’industria e del commercio (la Repubblica Ceca detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione).

Jozef Síkela

L’accordo politico raggiunto dal Consiglio a tempo di record, sulla base della proposta della Commissione “Risparmiare il gas per un inverno sicuro” presentata la scorsa settimana – ha invece dichiarato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyengarantirà una riduzione ordinata e coordinata del consumo di gas in tutta l’UE per prepararsi al prossimo inverno. Integra tutte le altre azioni intraprese fino ad oggi nel contesto di REPowerEU, in particolare per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili e diventare più efficienti dal punto di vista energetico”.

Ben fatto con l’ accordo sul risparmio di gas. La Russia sta usando il gas come un’arma. La Ue dimostra l’impegno a essere pronta per affrontare eventuali interruzioni delle forniture“, ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.

Possibili deroghe per gli Stati

In sostanza, si è preferito per il momento un taglio più flessibile ai consumi di gas, a seconda delle esigenze specifiche dei singoli Stati membri, che in queto modo possono richiedere una deroga per adeguare i propri obblighi di riduzione della domanda se dispongono di interconnessioni limitate con altri Stati membri e possono dimostrare che le loro infrastrutture nazionali di GNL sono utilizzate per reindirizzare al meglio il gas verso altri Stati membri.

Gli Stati membri possono anche richiedere una deroga se hanno superato i loro obiettivi di riempimento dei depositi di gas, se sono fortemente dipendenti dal gas come materia prima per le industrie critiche o se il loro consumo di gas è aumentato di almeno l’8% nell’ultimo anno, rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Si è inoltre deciso di rafforzare il ruolo del Consiglio nell’attivazione di una “allerta dell’Unione”. La segnalazione verrebbe attivata tramite provvedimento esecutivo del Consiglio, su proposta della Commissione, solo in caso di rischio sostanziale di una grave carenza di gas o di una domanda di gas eccezionalmente elevata, o se cinque o più Stati membri hanno effettuato una segnalazione direttamente alla Commissione.

Domani nuovo consistente taglio di Gazprom alle forniture verso l’Europa

Kadri Simson

Il Consiglio si è riunito per dare una risposta alla grave minaccia energetica che incombe su alcuni Paesi, principalmente la Germania, dopo che Gazprom ha ridotto le forniture nei giorni scorsi e all’indomani del nuovo annuncio di un ulteriore intervento di manutenzione su una turbina, con conseguente forte taglio ai flussi, che da oggi potrebbero scendere ad un 20% complessivo rispetto alle capacità del Nord Stream 1.

Sappiamo che non c’è alcun motivo tecnico che giustifichi la decisione di Gazprom di ridurre i flussi di gas attraverso il Nord Sstream 1”, ha dichiarato la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, partecipando al Consiglio Energia straordinario a Bruxelles.

E’ per questo che la riduzione preventiva della domanda di gas dell’Ue è da considerasi una strategia saggia“, ha aggiunto la Simons, secondo quanto riportato dall’Ansa.

L’annuncio di ieri di Gazprom sottolinea ancora una volta che dobbiamo essere sempre pronti ad eventuali tagli alle forniture da parte della Russia e dobbiamo agire bene in questo momento e affrontare questa crisi insieme“, ha aggiunto, ricordando che il riempimento degli stock sotterranei di gas in Europa ha raggiunto attualmente il 66%.

Balzo in alto del prezzo del gas in Europa

Siemens si dice pronta a consegnare immediatamente a Gazprom la turbina in manutenzione a cui il colosso russo attribuisce la responsabilità per il taglio delle forniture di gas dal Nord Stream 1, che scatterà mercoledì 27 luglio.

Secondo Milano Finanza, infatti, il colosso russo avrebbe comunicato che, a causa dell’arresto della turbina, la capacità di produzione giornaliera della stazione di compressione russa di Portovaya sarà ridotta a 33 milioni di metri cubi di gas al giorno, a partire dalle 06:00 ora italiana di domani, rispetto alla piena capacità di oltre 160 milioni di metri cubi al giorno.

Nel frattempo, il prezzo del gas naturale in Europa sale ancora del 9,6% a 193,5 euro a megawattora (alle 08:00 di stamattina si trovava in zona 179 euro, con un picco alle 12:00 di 197 euro a MWh).

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