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Garante Privacy Ue, partita riaperta per Gencarelli. Il Consiglio indica Wiewiorowski. Ora i negoziati con il Parlamento Ue

Gli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue, riuniti nel Coreper, hanno dato la loro preferenza per il posto di presidente del Garante europeo della protezione dei dati all’uscente Wojciech Wiewiorowski. Il candidato italiano, Bruno Gencarelli, è risultato secondo per preferenze.

Sembrerebbe comunque in vantaggio Gencarelli che ieri è stato il primo nelle votazioni nella commissione parlamentare Libe. Oggi è arrivato secondo e quindi nel computo ad oggi è virtualmente in testa.

Prossimi passi

Viste le indicazioni divergenti, ora le due istituzioni avvieranno un negoziato, prossimi passi della procedura prevedono il negoziato tra Consiglio Ue e Parlamento per giungere ad un accordo. Per il Consiglio, il negoziato sarà condotto dal futuro trio di Presidenza (Danimarca, Cipro e Irlanda).

Ieri il Parlamento aveva indicato il nome dell’italiano. La figura è stata istituita dal regolamento 2018/1725 con il compito di garantire il rispetto del diritto alla protezione dei dati da parte delle istituzioni e degli organi dell’Unione.

Bruno Gencarelli indicato dalla commissione dell’Europarlamento

Bruno Gencarelli è stato indicato ieri come il candidato preferito per il ruolo di Garante europeo della protezione dei dati dalla Commissione (Libe) per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni dell’Europarlamento. Gencarelli lavora da tempo alla Commissione europea e prende il testimone dal presidente uscente polacco Wojciech Wiewiorowski.

Si tratta di un’ottima notizia per l’Italia, che prosegue così nella tradizione sulle orme di dopo l’epoca di Giovanni Buttarelli, prematuramente scomparso nel 2019 dopo aver ricoperto per 5 anni la carica di Garante europeo della protezione dei dati (Gedp) e di Stefano Rodotà, padre della protezione dati del nostro paese.

Chi è Bruno Gencarelli

Una laurea a SciencePo, funzionario europeo di lungo corso, Gencarelli è stato responsabile del lavoro della Commissione europea nell’area della protezione dei dati personali nelle fasi decisive della riforma legislativa della legge sulla protezione della privacy, guidando la delegazione della Commissione nei negoziati inter-istituzionali con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla riforma della protezione dei dati (GDPR e “Direttiva sulle forze dell’ordine”).

Direttore per i diritti fondamentali e lo Stato di diritto (facente funzione) e capo dell’unità Flussi e protezione dei dati internazionali, Commissione europea – DG Giustizia e consumatori. 

Responsabile del lavoro della Commissione nel settore della protezione dei dati negli anni decisivi della riforma legislativa e dei negoziati UE-USA sui flussi di dati transatlantici nei settori commerciale e dell’applicazione della legge. Ha guidato la delegazione della Commissione nei negoziati interistituzionali con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla riforma della protezione dei dati (GDPR e “direttiva sull’applicazione della legge”).

Ha inoltre condotto i negoziati sull’accordo di adeguatezza reciproca UE-Giappone, creando la più grande area al mondo di flussi di dati liberi e sicuri. Recentemente ha co-diretto per l’UE i negoziati con il Regno Unito su tutti gli aspetti relativi alla giustizia e ai consumatori nel contesto della Brexit.

Attualmente è responsabile del processo di adeguatezza nei confronti del Regno Unito e dei negoziati con gli Stati Uniti su un accordo successivo al Privacy Shield. In precedenza è stato membro del servizio giuridico della Commissione europea e assistente (référendaire) di un giudice della Corte di giustizia europea dopo aver esercitato la professione di avvocato nel settore privato. Laureato in giurisprudenza e scienze politiche, insegna Diritto della concorrenza dell’UE a Sciences Po Paris. Autore di numerose pubblicazioni sul diritto dell’UE.

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