Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) che riunisce tutte le Autorità Ue per la protezione dei dati personali ha annunciato l’avvio di una task force dedicata all’analisi della gestione dati da parte di TikTok. L’obiettivo è guardare più da vicino all’attività del social network cinese amatissimo dai teenager nei diversi paesi europei. Nel frattempo, TikTok ha fatto sapere che sta lavorando per rafforzare i suoi strumenti di protezione dati e a metodi più trasparenti sul trattamento degli stessi.
La decisione dell’autorità europea arriva dopo la sollecitazione giunta a gennaio da parte del Garante Privacy italiano. La Edpb risponde anche ad una precisa richiesta dell’eurodeputato tedesco Moritz Koerner.
Sotto la lente il rispetto da parte di TikTok del Gdpr, il regolamento Ue sulla Data protection che vale per tutti i dati dei cittadini europei, compresi quelli trattati su server e da ziende extra Ue.
Non è la prima volta che TikTok finisce nel mirino delle autorità di regolazione. A maggio il social network era finito sotto indagine in Olanda, mentre con la sua casa madre cinese Bytedance si trova sotto inchiesta anche negli Usa.
Il Garante per la privacy italiano aveva chiesto a gennaio al Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB), che riunisce tutte le Autorità privacy della Ue, di attivare una task-force ad hoc per valutare i rischi per i dati degli utenti. In una lettera, il Garante aveva chiesto al comitato di procedere “in maniera forte e coordinata, anche in considerazione della delicatezza e della rilevanza di questo tipo di piattaforme, rivolte soprattutto alle fasce di utenti più giovani”. E ora è stato esaudito.