L'intesa

Garante Privacy e Agcom, accordo per la difesa dei minori online

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Istituito un tavolo di lavoro congiunto per realizzare un codice di condotta nel quadro di un protocollo d’intesa.

Garante Privacy e Agcom si alleano per rafforzare la tutela dei minori online. Le due Autorità hanno istituito un tavolo congiunto, finalizzato alla promozione di un codice di condotta che conduca le piattaforme digitali ad adottare sistemi per la verifica dell’età dei piccoli utenti che accedono ai servizi online.

Age verification difficile da stabilire

I rischi per i giovanissimi che usano servizi digitali sono enormi e noti da tempo; è difficile, peraltro, individuare soluzioni affidabili per l’age verification.

L’istituzione del tavolo, oltre a consentire auspicabilmente di pervenire alla soluzione del problema, ormai improcrastinabile, permetterà alle due Autorità di iniziare a sperimentare forme di cooperazione nella tutela degli utenti di servizi digitali.

L’istituzione del tavolo è stata ufficializzata oggi in occasione della firma del protocollo d’intesa, con cui il Garante e l’Agcom si impegnano a dare vita ad una serie di iniziative utili allo svolgimento dei rispettivi compiti, mediante lo scambio di dati e informazioni, la creazione di gruppi di studio e il lancio di consultazioni pubbliche congiunte.

Il protocollo, che avrà durata annuale, prevede la cooperazione su temi di interesse comune per l’applicazione della normativa europea e nazionale vigente o di prossima attuazione. Tra essi, è già in programma un’indagine conoscitiva sul fenomeno della pubblicità politica mirata attraverso tecniche di profilazione.

Cioffi (CNU): ‘Bene il tavolo delle Autorità per tutela minori online’

Va tutto il nostro plauso all’alleanza tra AGCOM e Privacy per la tutela dei minori on line – lo afferma Sandra Cioffi, Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti. Tale Tavolo congiunto rappresenta un momento di significativa importanza per sviluppare strategie e strumenti specifici che siano in grado di tutelare nello spazio virtuale i “nativi digitali”, per i quali le nuove tecnologie rappresentano una parte integrante della quotidianità, strumenti di relazione, di fruizione di contenuti, d’intrattenimento, di studio e informazione, ma anche troppe volte un grande rischio a causa anche della loro giovane età.

Tanti sono i problemi da affrontare, tra i quali, in primis, quello del riconoscimento dell’età. Ma sono necessari – continua Cioffi – anche interventi che siano in grado di rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, contro le altre forme di violenza facilitate dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, contro ogni forma di lesione della loro dignità in rete, tra cui il tema dei contenuti inappropriati, sul quale c’è già stato un forte impegno del CNU in sinergia con AGCOM.

IL CNU – conclude Cioffi – ha dimostrato di essere anch’esso in prima linea, fin dal suo insediamento, a favore della tutela dei minori. Lo ha fatto sia in occasione della richiesta di pareri che nella partecipazione a Tavoli di lavoro su minori e rete, e recentemente anche nella promozione dell’iniziativa di un Convegno “Minori e media. Diritti, rischi ed opportunità” alla Camera dei deputati che aveva tra i suoi obiettivi anche quello di sollecitare un sempre maggiore raccordo interistituzionale necessario per affrontare una tematica così complessa

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