Il caso #GamerGate ha prodotto i primi effetti su larga scala, arrivando a portare Intel al ritiro di alcune pubblicità online dal sito Gamasutra.
“Intel ha ritirato le sue pubblicità da Gamasutra”, ha confermato Bill Calder, portavoce di Intel, a Re/code. “Prendiamo molto seriamente il feedback dei nostri clienti, specialmente quando si tratta di contenuti rilevanti”.
Intel è stata apparentemente “sommersa” di lamentele dai supporter di #GamerGate, che non hanno apprezzato i toni di un articolo comparso sul sito in cui gli sviluppatori di videogiochi venivano invitati a costruire una nuova cultura videoludica che promuova l’eguaglianza totale tra sessi, razze e orientamenti sessuali.
Gli utenti che hanno visto l’articolo come un invito a demolire la cultura del gaming hanno protestato vibratamente, portando Intel al ritiro delle proprie pubblicità. L’hashtag #GamerGate è nato in seguito a un conflitto tra l’attore Adam Baldwin e la sviluppatrice indipendente Zoe Quinn, diventando poi associato al maltrattamento online del genere femminile.
La community di Reddit ha visto la decisione di Intel come una vittoria e invitato gli utenti a proseguire nell’invio di email per esprimere le proprie lamentele nei confronti dei siti che “attaccano i giocatori”.