“INWIT si conferma la prima tower company italiana e tra le principali digital infrastructure company, leader nelle infrastrutture passive per le telecomunicazioni mobili. Abbiamo forti competenze industriali e tecniche, un’ampia capacità di investimento e solida struttura finanziaria. Il modello della “sharing economy” porta efficienza industriale, finanziaria e ambientale nella catena del valore: le nostre 25 mila torri e circa 610 apparati per coperture dedicate multi-operatore indoor DAS (Distributed Antenna System) sono oggi infrastrutture digitali e condivise, in grado di servire contemporaneamente più operatori e più tecnologie”, ha commentato Diego Galli, Direttore Generale di INWITnel suo intervento a “Telecommunications of the Future”, la conferenza internazionale in corso a Roma dedicata ai possibili scenari evolutivi dell’ecosistema delle tlc in Italia e in Europa, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo telco e delle Istituzioni.
“Con il nostro modello di business, intrinsecamente sostenibile, investiamo 1,5 miliardi nell’arco del piano industriale per realizzare torri, ospitalità, coperture indoor DAS, network IoT e progetti infrastrutturali di smart city e smart transportation, tutto a supporto dell’industria telco, e per migliorare l’efficienza dei costi e realizzare oltre 400 impianti fotovoltaici di media dimensione, grazie a un nuovo progetto di produzione e autoconsumo diffuso di energia solare”, ha dichiaratoGalli.

“Le infrastrutture digitali e multi-operatore di INWIT si confermano al centro del trend di digitalizzazione in atto: asset connessi, vicini all’utente finale, condivisi e protetti, in grado di fornire una risposta efficiente alle esigenze infrastrutturali degli operatori telco”, ha concluso Galli.
Galli ha anche ricordato il ruolo di INWIT, assieme agli altri operatori Iliad, Tim, Fastweb+Vodafone e WindTre, nel progetto di copertura a 5G delle prime 9 stazioni della Metro A di Roma e di 100 piazze della città tramite small cell, DAS e WiFi6.
Questo è un progetto importante che porta un’infrastruttura digitale a servizio della città, dei cittadini e delle imprese”, ha aggiunto Galli. La connettività 5G su tutta la metropolitana, ha spiegato, “è un impianto importante, vuol dire circa 3.000 antenne, più di 1.000 remote unit e 250 chilometri di fibra”.