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G7 Industria e ICT, la sicurezza informatica alla prova dell’internet delle cose

Gli esperti del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity partecipano all’evento presso la Reggia di Venaria Reale, Torino, per portare il proprio contributo a una società digitale aperta, inclusiva, giusta, e porre un forte accento sulle tematiche della sicurezza informatica e della cooperazione internazionale per fronteggiare le nuove minacce che popolano il cyberspace.

La settimana del G7 presieduta dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e che riunisce i big delle sette potenze economiche del mondo, ha infatti al centro dei lavori le sfide legate all’innovazione digitale che non possono essere affrontate solo a livello nazionale. Queste sfide includono le strategie per rendere il cyberspace un luogo sicuro per le imprese, i cittadini e i consumatori, un obbiettivo che rappresenta la missione del Laboratorio.

Come ha dichiarato il professore Roberto Baldoni, direttore del Laboratorio, “È importante che l’Europa e i paesi del G7 investano sulla ricerca e lo sviluppo nel campo della cybersecurity. Senza questi investimenti le piccole e medie imprese europee non riusciranno a cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale. Soprattutto, senza un’economia della cybersecurity non riusciremo a trasformare la cyber da emergenza a opportunità economica, e mantenere il livello di prosperità che ha caratterizzato l’europa e i Grandi Sette negli ultimi decenni.”

In occasione della Innovation Week dei Grandi Sette, il Laboratorio Nazionale di Cybersecurity ha organizzato un workshop sulle tematiche dell’Internet delle cose (IoT) a cui sono stati invitati accademici e rappresentanti dell’industria ICT.

Al workshop, dal titolo Securing the Digital Industrial Revolution: Can (Io)Things safely work in the wild cyberspace?, Partecipano Edward Felten, della Princeton University, Roberto Baldoni professore alla Sapienza di Roma e direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity, Tony Jeffs di Cisco, Vladimiro Sassone dell’Università di Southampton (UK), Jean-Yves Marion, dell’Università della Lorena (FR) e John Frank, Vice President Corp EU Affairs di Microsoft.

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