Slitta al 19 maggio, dal 22 aprile, la decisione della Commissione europea sulla fusione tra 3Uk e O2 in seguito alla presentazione, ieri, da parte del conglomerato di Hong Kong, di nuove concessioni volte ad ammorbidire la posizione della Ue.
Sulla natura delle concessioni si mantiene il più stretto riserbo. Secondo la Reuters, il 7 marzo si terrà un incontro a porte chiuse tra Hutchison e la Commissione, alla presenza anche dei concorrenti Sky, Virgin Media, TalkTalk, Vodafone UK e British Telecom.
La Commissione europea sta esaminando in maniera approfondita il progetto da 13,3 miliardi di euro e ha, in particolare, tre dubbi principali che potrebbe portare all’annullamento della fusione: innanzitutto Bruxelles teme che, venendo meno una importante forza concorrenziale, l’unione tra i due player possa portare a prezzi più alti e meno investimenti nelle reti mobili.
In secondo luogo, l’operazione ridurrebbe il numero di operatori disposti ad ospitare sulle loro reti operatori mobili virtuali (MVNO). In terzo luogo, la riduzione del numero dei concorrenti a seguito della fusione rischia di condurre ad un indebolimento della pressione competitiva e una maggiore probabilità che gli operatori si mettano d’accordo sui prezzi da praticare ai clienti.
Nelle scorse settimane, il Ceo di CK Hutchison aveva assicurato che il nuovo operatore che nascerà dalla fusione (e controllerà il 40% del mercato) “congelerà i prezzi” per almeno cinque anni e che nell’arco dello stesso periodo la newco effettuerà investimenti per 5 miliardi di sterline, una cifra pari al 20% in più di quanto le due aziende investirebbero restando ‘single’.
Ogni centesimo derivante dall’efficientamento dei costi, ha poi assicurato Fok, andrà a favore dei consumatori, che vedranno scendere i costi, non aumentare.
Tra le altre concessioni Fok ha poi anticipato che la nuova società consentirà ai competitor di acquistare quote di capacità di rete mobile, anziché capacità di rete all’ingrosso. Una possibilità “senza precedenti” che, eliminando i grossisti, consentirebbe ai concorrenti che usano la sua rete di offrire tariffe più basse ai loro clienti.
Nell’ambito del suo lavoro di valutazione dei progetti di fusione, la Ue ha rinviato anche la decisione preliminare sulla fusione tra 3 Italia e Wind dall’11 al 30 marzo.