Antitrust

Fusione 3UK-O2: Hutchison aumenta il pressing per convincere la Ue

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La conglomerata di Hong Kong presenterà nuove concessioni a Bruxelles per fugare i timori dell’Antitrust sulla fusione nel Regno Unito.

CK Hutchison ha presentato un ulteriore pacchetto di concessioni alla Commissione Europea per ammorbidire la diffidenza di Bruxelles e portare a casa la fusione da 10,5 miliardi di sterline (13,3 miliardi di euro) fra la sua controllata 3Uk e O2 (Telefonica), che porterebbe alla nascita del maggior operatore del Regno Unito.

L’Antitrust Ue ha espresso perplessità sull’operazione, che potrebbe comportare danni alla concorrenza nel mercato del mobile.

Intanto, la Commissione si è presa più tempo per decidere e la decisione finale è stata spostata dal 22 aprile al 19 maggio.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, oggi Hutchison presenterà a Bruxelles un ulteriore set di concessioni inclusa la possibilità di siglare accordi con Sky per la cessione di un quinto della sua capacità di banda, per consentire alla media company di offrire ai suoi clienti servizi di fonia e dati 4G, consentendo a Virgin Media di ottenere il 10% del network combinato.

Hutchison nel quadro dell’accordo ha inoltre proposto di cedere la metà delle quote detenute da O2 in Tesco Mobile, includendo nell’operazione la capacità di banda del retailer.

Hutchison si è poi impegnata a continuare negli investimenti di rete sui network gestiti da 3Uk e Vodafone e 3Uk e EE.

Sky sarebbe un nuovo entrante nel mercato inglese del mobile, mentre Virgin e Tesco sono già operativi con attività in crescita.

Detto questo, non è affatto sicuro che le concessioni di Hutchison riescano a convincere le autorità di Bruxelles, preoccupate in particolare dal rischio di perdita di concorrenza a livello di network.

L’operazione ridurrebbe il numero di operatori disposti ad ospitare sulle loro reti operatori mobili virtuali (MVNO). In terzo luogo, la riduzione del numero dei concorrenti a seguito della fusione rischia di condurre ad un indebolimento della pressione competitiva e una maggiore probabilità che gli operatori si mettano d’accordo sui prezzi da praticare ai clienti.

Nelle scorse settimane, il Ceo di CK Hutchison aveva assicurato che il nuovo operatore che nascerà dalla fusione (e controllerà il 40% del mercato) “congelerà i prezzi” per almeno cinque anni e che nell’arco dello stesso periodo la newco effettuerà investimenti per 5 miliardi di sterline, una cifra pari al 20% in più di quanto le due aziende investirebbero restando ‘single’.

Ogni centesimo derivante dall’efficientamento dei costi, ha poi assicurato CK Hutchison, andrà a favore dei consumatori, che vedranno scendere i costi, non aumentare.

Tra le altre concessioni, la nuova società consentirà ai competitor di acquistare quote di capacità di rete mobile, anziché capacità di rete all’ingrosso. Una possibilità “senza precedenti” che, eliminando i grossisti, consentirebbe ai concorrenti che usano la sua rete di offrire tariffe più basse ai loro clienti.

Nell’ambito del suo lavoro di valutazione dei progetti di fusione, la Ue ha avviato un’indagine approfondita sulla proposta di merger fra Wind e 3 Italia.

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