Nel periodo 2014-2018, il peso delle linee FTTC + FTTH è passato dal 5,1% a quasi il 42% degli accessi complessivi a banda larga in Italia, evidenziando così che le connessioni che si trovano nel range di velocità compreso fra 30 e 100 Mbps corrispondono, nel rapporto qualità prezzo, alla soluzione tecnologica preferita dai consumatori.
E’ questo il dato “nascosto” fra le righe dell’Osservatorio trimestrale Agcom a giugno 2019 (slide pag. 4 e pag. 8) che delinea il principale trend in atto nel mercato della banda larga: l’FTTC – connessioni miste fibra fino all’armadio (cabinet) e rame fino alle case – spinge la domanda nel nostro paese. Il rame – nonostante il drastico calo delle connessioni solo rame (dsl) – è quindi tutt’altro che morto, in particolare per quanto riguarda l’ultimo tratto delle connessioni FTTC dal cabinet alle case.
La parte del leone in questa fascia di connessioni compresa fra 30 e 100 Mbps la fa Tim, che detiene il 70% delle connessioni, seguita da Linkem e Vodafone. Nella fascia di connessioni superiore a 100 Mbps, Fastweb detiene il 37% del mercato, seguita da Vodafone, Wind Tre, Tiscali, Tim, Eolo (FWA) e altri.