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FSE 2.0, il Garante Privacy riscontra violazioni per 18 regioni e le Province autonome di Bolzano e Trento

Il Garante Privacy ha notificato a 18 Regioni e alle Province autonome di Bolzano e Trento l’avvio di procedimenti correttivi e sanzionatori per le numerose violazioni riscontrate nell’attuazione della nuova disciplina sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 introdotta con il decreto del Ministero della salute del 7 settembre 2023. 

“E’ urgente intervenire per tutelare i diritti di tutti gli assistiti italiani coinvolti nel trattamento dei dati sulla salute effettuato attraverso l’FSE 2.0”, spiega in una nota l’Authority.

Nei giorni precedenti la grave situazione e l’urgenza di interventi correttivi era stata segnalata al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della salute. 

FSE: le tutele dei pazienti non sono garantite in modo uniforme in tutto il Paese

Gli esiti dell’attività istruttoria sul FSE, avviata alla fine di gennaio, hanno mostrato che 18 Regioni e le due Province autonome del Trentino Alto Adige – non essendo in linea con quanto contenuto nel decreto del 7 settembre 2023 – hanno modificato, anche significativamente, il modello di informativa predisposto dal Ministero, previo parere del Garante, che avrebbe dovuto essere adottato su tutto il territorio nazionale. 

Le difformità riscontrate hanno reso evidente che alcuni diritti (es. oscuramento, delega, consenso specifico) e misure (es. misure di sicurezza, livelli di accesso differenziati, qualità dei dati) introdotte dal decreto, proprio a tutela dei pazienti, non sono garantite in modo uniforme in tutto il Paese. Oppure sono esercitabili ed esigibili solo dagli assistiti di talune Regioni e Province autonome, con un potenziale e significativo effetto discriminatorio sugli assistiti.

Tale disomogeneità contraddice inoltre lo spirito della riforma del FSE 2.0 volta a introdurre misure, garanzie e responsabilità omogenee sul tutto il territorio nazionale, rischiando così di compromettere anche la funzionalità, l’interoperabilità e l’efficienza del sistema FSE 2.0.

Le violazioni nelle quali sono incorse Regioni e Province autonome, con diversi livelli di gravità e responsabilità, possono comportare l’applicazione delle sanzioni previste dal Regolamento europeo.

FSE 2.0: uno strumento per modernizzare la sanità italiana

Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), nazionale ribattezzato 2.0, è stato presentato il 12 giugno presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Sottosegretario di Stato alla Salute, On. Marcello Gemmato, e dal Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Sen. Alessio Butti.

Per il Governo lo strumento dovrà modernizzare il nostro Sistema Sanitario Nazionale e soprattutto semplificare il rapporto tra paziente, medico e strutture ospedaliere.

Come spiegato durante la conferenza stampa di presentazione, l’Italia è tra i primi Paesi che provvederà a conservare le informazioni di 60 milioni di cittadini in un ecosistema di dati sanitari. Dopo vent’anni di programmazione sanitaria si sta costruendo un sistema informativo unico al mondo.

Il progetto del FSE fa parte della progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che comprende diverse linee di investimento, finalizzate alla trasformazione digitale della Sanità del nostro Paese.

Funzioni

Il FSE 2.0 diventerà:

(Linee guida di attuazione, approvate dalla Conferenza Stato – Regioni il 28 aprile 2022 ed emanate con Decreto del Ministro della salute del 20 maggio 2022)

Vantaggi

La versione 2.0 del FSE genererà vantaggi sia per i cittadini che per i professionisti sanitari.

Cittadini potranno:

Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, insieme alla telemedicina, alla sanità iperconnessa, all’anagrafe sanitaria, al passaggio in cloud delle aziende sanitarie, alle cartelle cliniche elettroniche dei medici di famiglia e dei medici specialisti, ai sistemi informativi ospedalieri, costituisce un grande investimento digitale per la trasformazione della nostra sanità, che si rafforza e completa con l’EDS, Ecosistema dei Dati Sanitari, che mette insieme e rielabora dal punto di vista tecnologico tutti i dati raccolti dalle regioni, valorizzando il lavoro fatto dai diversi territori in questi anni. Il completamento dell’EDS è previsto per il 2025.

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