Durante la pandemia Covid la vaccinazione effettuata da cittadini in una Regione diversa da quella di residenza non risultava né sul green pass né nei sistemi sanitari (leggi articolo di Key4biz di ottobre 2021), perché, ad oggi, i Fascicoli Sanitari Elettronici (FSE) regionali non si parlano tra di loro. Il superamento di questi confini geografici è uno dei molteplici vantaggi che avrà l’FSE 2.0, che, a regime, nei prossimi due anni sarà il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Al nuovo fascicolo sanitario elettronico si accederà da un portale nazionale.
La riforma del FSE è contenuta nel decreto del Ministero della salute del 7 settembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale/Serie Generale del 24 ottobre 2023, che è stato al centro della nuova lezione di Assinter Academy, tenutasi il 9 novembre scorso presso la Delegazione di Roma della Regione Lombardia, con un’introduzione accademica del prof. Mauro Moruzzi (Responsabile scientifico Assinter Academy e presidente Scuola di Welfare A. Ardigò), con il coordinamento di Maria Cammarota, DG Assinter, e con la collaborazione scientifica dell’Università Federico II di Napoli (in particolare con Giancarlo Sperlì, ricercatore di sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università degli Studi di Napoli Federico II).
I Relatori all’Assinter Academy
Presenti alcuni degli attori istituzionali che stanno lavorando al FSE 2.0 e ai progetti di Sanità digitale previsti nella Missione 6 del PNRR per investimenti totali di 7 miliardi, in particolare:
- Stefano Lorusso, direttore generale digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica, del Ministero della Salute.
- Giulio Siccardi, direttore UOC Sistemi Informativi di Agenas (Agenzia per la Sanità digitale).
- Rappresentanti delle in-house pubbliche associate in Assinter (tra cui LazioCrea che con il Lorenzo Sornaga ha concluso i lavori della giornata).
- Silvia Stefanelli esperta di diritto sanitario.
- Rappresentanti delle maggiori imprese ICT che operano in Italia.
- Medici di medicina generale e medici specialisti del SSN nonché rappresentanti delle cliniche private accreditate.
Lorusso (Ministero della Salute): “FSE essenziale per la Sanità territoriale. Dovrà garantire tempestivamente le informazioni a cittadini e operatori”
“Il fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 sarà essenziale per la sanità territoriale”, ha detto Lorusso del Ministero della Salute. “L’FSE”, ha aggiunto, “deve garantire, tempestivamente, a tutti gli operatori sanitari e assistiti i documenti e le informazioni necessarie per erogare l’assistenza”.
La riforma dell’FSE è solo uno dei progetti di Sanità digitale presenti nella Missione 6 del PNRR, “concepita con un cambio di paradigma”, ha spiegato Lorusso”, con la persona al centro”.
Per l’FSE 2.0 il PNRR stanzia 1,3 miliardi di euro, mentre per la realizzazione della piattaforma per la Telemedicina 1 miliardo di euro e per il Progetto Pilota IA 50 milioni di euro, pensato come servizio dell’EDS o FSE a disposizione dei nostri operatori. Il soggetto attuatore del progetto con l’intelligenza artificiale è Agenas, l’Agenzia per la Sanità digitale, rappresentata alla lezione di Assinter Academy da Giulio Siccardi, Direttore Dipartimento Area amministrativa e Direttore UOC Sistemi Informativi, patrimonio, gestione della logistica e provveditorato, portale della trasparenza di Agenas.
Siccardi (Agenas): “Ecco come sarà la Telemedicina in 7 passaggi, tutti in digitale: dalla prenotazione, alla televisita fino al referto”
Agenas è il soggetto attuatore degli investimenti del PNRR in riferimento a Telemedicina e sanità digitale. L’obiettivo del progetto è quello di garantire omogeneità a livello nazionale delle politiche di digitalizzazione. La Telemedicina sarà parte integrante del progetto di salute e sanità digitale – con una forte sinergia in questa fase con l’attuazione del FSE2.0 – quale strumento a supporto del percorso di cura dei pazienti cronici. Giulio Siccardi ha spiegato i 7 passaggi chiave, ovviamente, tutti in digitale, della futura visita in modalità telematica:
- Prescrizione Televisita online, anche da app
- Prenotazione in digitale
- Pagamento digitale
- Accettazione e attesa
- Erogazione televisita
- Referto digitale
- Firma e archiviazione in FSE
La piattaforma di telemedicina vedrà il coinvolgimento delle Regioni “e potrà essere integrata nelle piattaforme sanitarie regionali da dicembre-gennaio prossimo”, ha affermano Siccardi.
Sperlì (Univ. Federico II di Napoli): “Stiamo sperimentando l’IA nel primo triage online nella Sanità, cercando anche di capire come l’Intelligenza Artificiale prende le sue scelte”
“Abbiamo sviluppato un tool di Intelligenza Artificiale per le richieste del paziente, nel primo triage online”, ha annunciato nel suo intervento Giancarlo Sperlì, ricercatore di sistemi di elaborazione delle informazioniall’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’IA in ambito sanitario può essere utilizzata, ha spiegato Sperlì, per:
- supportare pazienti e medici.
- trasformare l’assistenza ai pazienti e i processi amministrativi.
- analizzare i dati dei pazienti per identificare potenziali rischi per la salute.
- aiutare i medici a fare diagnosi più accurate.
Silvia Stefanelli: “Ecco come i sanitari possono accedere all’FSE dei cittadini”
Chi può accedere ai dati del FSE dei cittadini? I soggetti sanitari tenuti al segreto professionale, ha detto nel corso della lezione l’avv. Silvia Stefanelli.
E in caso di emergenza? Ecco cosa prevede l’art.20 del nuovo decreto sul FSE:
- Se il cittadino non ha dato il consenso, i sanitari possono accedere al profilo sanitario sintetico
- Se non sufficiente, si può accedere agli altri dati (è sempre rispettato il diritto di oscuramento).
Per “profilo sanitario sintetico”, ha spiegato Stefanelli, “è il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale/Pediatra di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta”.
Moruzzi (Assinter Academy, Scuola A. Ardigò): “Il cuore dell’FSE 2.0 sono i dati”
“Il fascicolo sanitario elettronico 2.0 rappresenterà la Sanità italiana post Covid, sarà all’avanguardia, primo al mondo nel suo genere, e basato su dati digitali, interoperabili, appropriati e con uno standard avanzato e farà leva anche sull’uso dell’IA”, ha spiegato Mauro Moruzzi, responsabile scientifico di Assinter Academy e ideologo sia del primo FSE in Italia nel 2002 in Emilia-Romagna sia dell’FSE 2.0 come esperto presso il Dipartimento per la Trasformazione digitale.
“La Sanità non cambia in positivo se non ha i dati. Non è sufficiente un incremento dei fondi pubblici”, ha continuato Moruzzi, sottolineando che la riforma dell’FSE è, finalmente, partita perché “c’è grande sinergia degli attori istituzionali: il ministero della Salute, Dipartimento per la Trasformazione digitale presso Palazzo Chigi e Agenas per la Telemedicina e Assinter come rappresentante di tutte le società pubbliche iCT”.
Il Dipartimento guidato dal Sottosegretario all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha lanciato “un grande piano di formazione” sulla nuova versione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE 2.0), rivolto a tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale, medici, infermieri e operatori sanitari, amministrativi e tecnici della Sanità. Questo piano si realizza anche in collaborazione con Assinter Italia e il sistema delle in house ICT pubbliche delle regioni.
“L’FSE 2.0 non sarà una sperimentazione, ma la sua industrializzazione grazie anche ai player del settore sanitario ed offrirà ai cittadini una pluralità di servizi digitali nel mondo della Sanità”, ha concluso Moruzzi.
Maria Cammarota (Direttore Assinter Italia): “Le competenze come fattore abilitante”
“Assinter Italia, unendo le società in-house di Regioni e Province Autonome, Enti nazionali e locali che operano nel settore ICT per la P.A., è nella condizione di offrire una progettualità nonché conoscenze e competenze da una prospettiva privilegiata nel panorama nazionale”, ha dichiarato Maria Cammarota, DG di Assinter Italia. “Assinter Academy”, ha aggiunto, “infatti è in grado di offrire un’attività formativa unica e altamente specializzata e, fin dalla sua nascita nel 2014, ha dedicato ampia parte della sua proposta formativa alla Sanità digitale per promuovere e rafforzare l’implementazione e la diffusione del FSE sul territorio italiano”. “Data la sua documentata e comprovata esperienza nella formazione della PA e, in particolar modo, in materia di FSE, il Protocollo siglato con il DTD di erogare la ‘formazione ai formatori FSE’ per l’attuazione del PNRR”, ha concluso Cammarota, “certifica le competenze e il ruolo di Assinter a riguardo”.
Come sarà FSE 2.0
Il FSE conterrà i seguenti dati e documenti, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale:
- dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati)
- referti
- verbali pronto soccorso
- lettere di dimissione
- profilo sanitario sintetico
- prescrizioni specialistiche e farmaceutiche
- cartelle cliniche
- erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN
- vaccinazioni
- erogazione di prestazioni di assistenza specialistica
- taccuino personale dell’assistito
- dati delle tessere per i portatori di impianto
- lettera di invito per screening.
- Alimentazione del FSE
Concorrono alla corretta alimentazione e all’aggiornamento del FSE con i dati e i documenti riferiti all’assistito:
- le aziende sanitarie locali, le strutture sanitarie pubbliche del SSN e dei servizi socio-sanitari regionali e i SASN, attraverso le diverse articolazioni organizzative
- le strutture sanitarie accreditate con il SSN e i servizi socio-sanitari regionali
- le strutture sanitarie autorizzate
- gli esercenti le professioni sanitarie, anche convenzionati con il SSN, quando operano in autonomia.
Consultazione di dati e documenti del FSE
Il Fascicolo è uno strumento a disposizione dell’assistito, che può consentirne l’accesso in consultazione ai soggetti del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi sociosanitari regionali e agli esercenti le professioni sanitarie che lo prendono in cura, anche al di fuori del SSN.
I dati e i documenti presenti nel FSE sono sempre consultabili, oltre che dall’assistito, dai soggetti che li hanno prodotti.
I dati dove vengono prodotti?
A livello territoriale, dalla interazione medico-paziente in tutte le Aziende Sanitarie pubbliche e accreditate. La validazione di questi dati – sotto la lente delle Regioni come prevede la nuova legge – avverrà con una nuova tecnologia (Gateway). Il passaggio di tutte le ASL a cloud – un altro progetto del Dipartimento per la Trasformazione Digitale – metterà a disposizione della sanità l’infrastruttura e i servizi informatici, che consentono la memorizzazione e il controllo dei documenti dell’FSE, in sintonia con un sistema nazionale, che è centrale ma federato.
Le aziende sanitarie condivideranno con le Regioni e il Ministero i dati clinici di tutti gli italiani nei formati concordati con il Garante della Privacy e senza, necessariamente, replicare banche di dati individuali dei cittadini.