Dopo diverse consultazioni e analisi di mercato, l’Ofcom ha deciso di rivedere al rialzo il canone annuo d’affitto delle frequenze mobili a 900 Mhz e 1800 Mhz, che triplicheranno a partire da ottobre per EE, Vodafone, O2 e 3 Uk. Complessivamente, gli operatori del Regno Unito pagheranno 199,6 milioni di sterline all’anno per l’uso delle frequenze, più del triplo rispetto ai 64,4 milioni versati finora, ma meno di quanto ventilato in precedenza.
Il provvedimento del regolatore di Londra non arriva a sorpresa per le telco, che adesso potrebbero aumentare le tariffe finali per consumatori e aziende per compensare l’aumento che in un primo momento avrebbe potuto essere anche più consistente.
La revisione dei canoni era nell’aria da almeno un paio d’anni, dopo che già nel 2010 il Governo aveva chiesto all’Ofcom di rivedere i canoni di utilizzo dello spettro in modo che riflettessero appieno “il valore di mercato”.
“L’industria mobile finora non ha dovuto pagare in base al valore di mercato per accedere allo spettro, che è una risorsa finita e preziosa, le nuove tariffe riflettono questo valore”, ha detto il direttore dello spettro di Ofcom Philip Marnick.
Il valore delle frequenze è stato fissato tenendo conto del prezzo sborsato dagli operatori in Germania in occasione della recente asta 4G.
Gli operatori non l’hanno presa bene: EE dovrà ora sborsare 75 milioni all’anno, rispetto ai 24,9 milioni pagati in precedenza, mentre Vodafone e O2 vedranno l’affitto passare dagli attuali 15,6 milioni a 49,8 milioni all’anno e infine 3 Uk dovrà pagare 25 milioni invece di 8,3 milioni.