Gli operatori mobili francesi (Bouygues Télécom, Free, SFR e Orange) potrebbero essere costretti a pagare un indennizzo ai broadcaster televisivi per la liberazione della banda 700. Lo scrive oggi Les Echos, riportando l’orientamento del Governo di Parigi, pronto ad inserire un emendamento pro-televisione alla proposta di legge sull’asta per le frequenze a 700 Mhz al mobile. Il testo è in discussione in Parlamento e sarà in Senato il 22 luglio.
Le emittenti transalpine hanno chiesto un indennizzo per lo ‘sfratto’ a favore del mobile, incassando l’appoggio della Commissione Cultura del Senato, che appunto ha depositato un emendamento ad hoc in questo senso.
Il quotidiano precisa che oltre alle emittenti come ad esempio TF1, anche gli operatori che gestiscono il segnale Tv (ad esempio TDF) potrebbero rientrare nella categoria dei beneficiari.
Secondo Le Figaro, l’indennizzo potrebbe arrivare al 25% del fatturato dei contratti in essere delle emittenti televisive.
“E’ un paradosso farci pagare per la liberazione di frequenze che poi saremo costretti ad acquistare (con l’asta per il 700 Mhz ndr)”, ha detto Pierre Louette, Direttore Generale Aggiunto di Orange.
Il Governo francese spinge perché l’asta sui 700 Mhz, dalla quale sono attesi fino a 2,5 miliardi di euro, parta a novembre.
Il decreto che definisce i criteri di gara, su proposta dell’Autorità delle tlc (Arcep), fissa tutte le condizioni di assegnazione delle frequenze della banda 700.
Ora resta da vedere se l’indennizzo diventerà legge.