Banda UHF

Frequenze, Rodolfo De Laurentiis (CRTV): ‘Con il Rapporto Lamy sviluppo bilanciato tra tv e tlc’

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Per il presidente di Confindustria Radio Televisioni (CRTV) Rodolfo De Laurentiis, il Rapporto Lamy sul futuro dello spettro radioelettrico ‘consente uno sviluppo bilanciato tra reti broadcasting e banda larga mobile’.

Esprime apprezzamento il presidente di Confindustria Radio Televisioni (CRTV) Rodolfo De Laurentiis per il Rapporto Lamy (Documento disponibile a piè di pagina) sull’uso futuro dello spettro radioelettrico in Europa, presentato ieri a Bruxelles alla presenza del vicepresidente della Commissione Ue Neelie Kroes.

Per De Laurentiis, “il Rapporto Lamy segna un passaggio positivo per il futuro del settore televisivo e l’uso efficiente dello spettro, risorsa scarsa e pertanto preziosa”.

Il presidente di CRTV sottolinea, infatti, che “vengono finalmente affermati il valore e la rilevanza del digitale terrestre affinché continui a svolgere il proprio ruolo di motore nell’intera filiera, a tutela dell’identità culturale europea e della fruibilità di contenuti di qualità, anche gratuiti, da parte dei consumatori”.

Il Rapporto Lamy fissa le linee guida per un uso ottimale della banda UHF(Ultra High Frequency), vale a dire quella dei 700 MHz, per i prossimi dieci anni.

La banda 700 MHz dovrebbe essere usata dalla banda larga mobile in tutta Europa entro il 2020 con una tolleranza di due anni. Le frequenze inferiori a 700 MHZ dovrebbe essere preservate per le tv in digitale terrestre fino al 2030.

La formula ‘2020-2030-2025’, suggerita da Lamy, secondo De Laurentiis “permette alla Commissione Europea di adottare un approccio industriale bilanciato e progressivo per lo sviluppo sia della tv che della banda larga mobile attraverso il monitoraggio dell’evoluzione tecnologica (v. anzitutto gli standard DVB-T2 con codifica HEVC) e dei riflessi sui bisogni e le preferenze dei consumatori”.

“Da sottolineare – aggiunge il presidente di CRTV – la flessibilità di 2 anni introdotta rispetto alla scadenza del 2020 (importante per quegli Stati che registrano percentuali particolarmente significative di diffusione del digitale terrestre, 80% in Italia) che consente di creare un percorso condiviso tra decisori politici, Autorità e operatori per l’introduzione ragionata e graduale delle migliori tecnologie, a vantaggio dei cittadini e del settore industriale”.

Rapporto Lamy su Banda UHF

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