Aprire all’uso armonico nella Ue della banda 1452-1492 Mhz (Banda L) e preparare il terreno, sul fronte degli standard tecnologici, per destinarla alla banda larga mobile. Questo il succo della decisione adottata lo scorso 8 maggio dalla Commissione Europea, in linea con l’obiettivo di Bruxelles di raggiungere l’obiettivo di raggiungere 1200 Mhz di spettro disponibile per la banda larga mobile nel 2015, target fissato nel 2012 dal Radio Spectrum Policy Programme. L’armonizzazione della banda L per il broadband mobile aggiungerebbe 40 Mhz di spettro al wireless, che si andrebbero ad aggiungere ai 990 Mhz già disponibili, preservando nel contempo l’uso del T-Dab, lo standard di trasmissione della radio digitale.
La decisione della Commissione concede sei mesi di tempo agli stati membri per rendere disponibile la nuova porzione di spettro in banda L al wireless. Le specifiche tecniche fissate dalla Commissione prevedono l’utilizzo per il solo downlink (trasmissione unidirezionale dalle stazioni radiobase ai terminali degli utenti) per consentire il cosiddetto ‘supplemental downlink’ su reti 3G e 4G, per semplificare il downoad di contenuti video e audio da smartphone e tablet.
In Italia, è prevista a breve la gara per l’assegnazione di queste frequenze con una gara.