Continua a crescere, nonostante la serrata concorrenza, il business di Free. L’operatore low cost francese, operativo dal 2012 e che sbarcherà a breve anche in Italia, nel primo semestre ha registrato un utile di 190 milioni di euro, in aumento del 17% come risultato della continua crescita degli abbonati sia nel fisso che nel mobile. Il fatturato è cresciuto del 6,3% a 2,3 miliardi di euro mentre l’Ebitda consolidato è cresciuto dell’11,5% a 808,5 milioni.
Attraverso la controllante Iliad, il patron di Free Xavier Niel si appresta a coprire il ‘buco’ che resterà vuoto nel mercato mobile italiano dopo la fusione tra Wind e 3 Italia. Il via libero all’operazione da parte della Ue è atteso entro l’8 settembre e nel frattempo Niel ha siglato un accordo con Vimpelcom e Hutchison che permetterà alle due società di placare i timori di Bruxelles e al gruppo francese di sbarcare nel mercato italiano dove, si presume, cercherà un accordo anche con Enel sul versante della fibra ottica.
In Francia, intanto, Free continua a dare del filo da torcere ai concorrenti. Nella prima parte di quest’anno ha conquistato 400 mila nuovi clienti mobili, portando il totale a 12 milioni e la sua quota di mercato al 17,4%, con l’obiettivo di portarla presto al 25%. Il fatturato nel mobile si è attestato a 973 milioni, in crescita del 10,6%. Il numero di utenti 4G si è attestato a 4,7 milioni, il doppio rispetto allo scorso anno.
Nel segmento fisso i nuovi abbonati sono stati 123 mila, più di quanti ne ha conquistati il ben più ‘anziano’ concorrente Bouygues Telecom (122 mila). Il fatturato nel comparto fisso è aumentato del 3,4% a 1,3 miliardi mentre in quanto a numero totale di clienti Free ha superato SFR arrivando a quota 6,3 milioni, contro i 6,23 del concorrente. L’arpu si è fermato a 34 euro per via dell’alto tasso di “aggressività commerciale e tariffaria dei concorrenti”, ha indicato la società in una nota.
Free, la cui capitalizzazione di Borsa è arrivata a 10,4 miliardi, ha debuttato sul mercato mobile francese nel 2012 con offerte low cost che hanno spinto i concorrenti a inseguirne la scia, non senza polemiche e mal di pancia. All’epoca non c’era giorno in cui non si parlava dello ‘tsunami‘ Free e delle nefaste conseguenze che il suo arrivo avrebbe comportato per l’intero settore tlc transalpino. Ora, rivendica di essere l’operatore che ha guadagnato più abbonati e quello i cui clienti consumano più traffico 4G di tutta la Francia.
Forte di questi primati, Free rivendica una “struttura finanziaria solida che permetterà al Gruppo di proseguire i suoi investimenti nelle reti e di prendere in considerazione nuove opportunità di crescita”.