I risparmi sui costi di cablatura, attraverso l’intervento di Enel, ammonteranno a circa 12 miliardi, l’utility non parteciperà a gare per investire nella banda ultralarga e non ci saranno costi aggiuntivi per la fibra in bolletta. Si parla di una spesa compresa fra i 4 e i 6 miliardi di euro, contro i 16 miliardi stimati per portare la fibra nell’ultimo miglio.
Questi alcuni dei punti salienti che emergono dall’intervista del Sole24 Ore a Francesco Starace, amministratore delegato di Enel.
Il Ceo dell’utility ha chiarito da subito che il costo della posa dell’ultimo miglio in fibra (quello che Enel avrebbe il compito di coprire ndr.) potrebbe ridursi a un quarto rispetto alle ultime stime che avevano calcolato un costo pari a 16 miliardi per collegare 20 milioni di punti. “Se alla nostra proposta di posare la fibra nell’ultimo miglio si fa coincidere il nostro piano di sostituzione di 33 milioni di contatori, gli oneri per il sistema diventano decisamente inferiori”, spiega Starace.
“Enel possiede circa un milione di cassette di derivazione contro i circa 150mila armadi di tlc presenti, quindi la nostra presenza è più capillare”, aggiunge Starace sottolineando che portare l’ultimo miglio di fibra (dal cabinet alle case ndr.) costerebbe mille euro a punto per 20 milioni di punti. Questa spesa che si aggira sui 16 miliardi potrebbe essere drasticamente ridotta usando l’infrastruttura di Enel.
Per quanto riguarda la partecipazione di Enel nelle gare d’investimento, Starace ha chiarito che l’utility si farà da parte non gareggiando, bensì “la nostra rete sarà a disposizione di ogni operatore che voglia investire, l’importante è che si eviti la duplicazione delle reti” ha specificato.
All’angolo rimane sempre il rischio che questa posa della fibra sull’ultimo miglio causi al cittadino dei costi aggiuntivi in bolletta. Un rischio che Starace smentisce categoricamente ribadendo che “è da escludere. Non è la prima volta che facciamo operazioni di questo tipo.”
Rimane da definire a quanto ammonterà l’investimento per sostituire i contatori, un piano che è ancora in fase di definizione dall’Authority per l’energia. Per parte Enel, si stima che la cifra sia nell’ordine di 3/4 miliardi .