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Fonti rinnovabili, strategia solare e impulso normativo. Tre leve chiave per l’edilizia verde

Edilizia e sostenibilità sono due dimensioni sempre più interconnesse. Il settore delle costruzioni, strategico per catalizzare il processo dell’efficientamento energetico, si presenta come un vero e proprio volano per attuare la rivoluzione per l’edilizia verde secondo la roadmap tracciata dallo European Green Deal.

Dalla crisi un’opportunità anche per il comparto delle costruzioni

Come spesso accade le crisi possono essere momenti di stimolo verso cambiamenti altrimenti destinati a svilupparsi in tempi più lunghi. La fase che stiamo vivendo sembra rispettare questa tendenza. Lo scenario di tensione innescato dal conflitto in Ucraina ha generato una spirale di processi che, in parte, contribuiranno ad accelerarne altri già avviati, e che costituiscono degli snodi fondamentali per la rivoluzione verde. Il piano REPowerEU presentato dalla Commissione europea alcune settimane fa può essere letto come un esempio di questa dinamica.

Pensato per azzerare la dipendenza dell’Europa dalla Russia sul fronte dell’approvvigionamento energetico il piano è, infatti, un’opportunità per rivedere gli obiettivi posti dall’UE con lo European Green Deal, con uno stanziamento di fondi dedicato per il 95% alla transizione energetica e alle rinnovabili. Una formula che interessa direttamente il comparto delle costruzioni, da cui deriva circa il 40% delle emissioni di CO2.Con questo piano la UE alza l’asticella, portando dal 40% al 45% l’obiettivo principale per il 2030 per le rinnovabili, un chiaro segnale che evidenzia l’urgenza della direzione intrapresa dall’UE.

Una efficace e rapida strategia di decarbonizzazione non può quindi che passare da un approccio normativo che punta ad accelerare la diffusione degli nZEB, ovvero Nearly Zero Energy Building, edifici ad alta prestazione energetica che contribuiscono in maniera significativa a rendere le città più sostenibili.

Edilizia verde: norme su rinnovabili e pannelli solari per l’efficientamento energetico

In questo quadro, la normativa svolge una funzione fondamentale nel promuovere la diffusione di soluzioni tecnologiche che consentono di ottimizzare l’efficienza energetica degli edifici. Impianti fotovoltaici, pannelli solari e pompe di calore sono infatti fra i dispositivi che la Commissione europea prevede nel piano REPowerEU.

Parte integrante della EU Solar Energy Strategy è infatti la European Solar Rooftops Initiative, un’iniziativa che punta a sfruttare il potenziale dei tetti fotovoltaici. Con questa normativa la UE ha fissato al 2026 il termine entro il quale tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici dovranno essere dotati di tetti solari, al 2027 l’obbligo per gli edifici già esistenti della stessa tipologia, e al 2029 per tutti i nuovi edifici residenziali.

Un impulso normativo viene anche dall’Italia che con il “Decreto Energia” introduce misure di semplificazione per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, con l’obiettivo di frenare gli ostacoli burocratici favorendo un risparmio di energia. Con l’introduzione di incentivi sul piano degli investimenti sostenibili e la diffusione di tecnologie chiave per la transizione si va delineando un modello che, se adottato su larga scala, da qui ad alcuni anni potrebbe cambiare i numeri legati al consumo energetico delle nostre città.

La necessità di un quadro normativo e istituzionale rientra in uno scenario che offre sempre più strumenti alle imprese per puntare sul green e che favorisce la sinergia tra pubblico e privato per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Ma apre anche a nuove sfide che riguardano l’importanza di allineare le regolamentazioni e di garantire alle imprese i giusti incentivi per rispettare le norme.

Di tutti questi temi si parlerà alla prima edizione di “Energia Italia 2022″, la Conferenza internazionale sulle tematiche dell’energia in Italia, in Europa e nel mondo. La Conferenza si terrà nei giorni 5-6 luglio sia in presenza, sia in live streaming, presso ‘Roma Eventi – Piazza di Spagna’.

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