La potenza cumulata delle fonti energetiche rinnovabili (Fer) in Italia è pari oggi a 52,7 GW. Un risultato molto positivo, ottenuto nei primi cinque mesi dell’anno in corso, su cui certo c’è ancora moltissimo da lavorare, ma che è frutto di un aumento delle installazioni di impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici, che assieme raggiungono i 430 MW, mettendo a segno un incremento sul 2016 del 66%.
È quanto emerso nel nuovo Osservatorio Fer di ANIE (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche aderente a Confindustria), che per i mesi che vanno da gennaio a maggio 2017 ha stilato un trend dell’andamento medio delle Fer in Italia, suddividendolo per tecnologie:
- fotovoltaico, con le nuove connessioni di maggio 2017 (ben 95 MW) raggiunge 204 MW (+19% rispetto allo stesso periodo del 2016). In particolare, si registra l’attivazione di cinque impianti per una potenza complessiva pari a 63 MW. Cala invece il numero di unità di produzione connesse (-7%). Gli impianti di tipo residenziale costituiscono il 40 % della nuova potenza installata nel 2017;
- eolico, i nuovi impianti eolici – con 124 MW connessi a maggio 2017 – raggiungono quota 199 MW (+201% rispetto allo stesso periodo del 2016) con un aumento (+44%) delle unità di produzione. Il maggior contributo (114 MW) è dovuto a due impianti. Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della potenza connessa (84%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia. Le richieste di connessione di impianti di taglia inferiore ai 60 kW sono il 14% del totale installato sino a maggio 2017, mentre gli impianti superiori ai 200 kW costituiscono l’86% del totale;
- idroelettrico, cresce del 25% la nuova potenza installata (20,4 MW) rispetto ai valori registrati nei primi cinque mesi del 2016. Le unità di produzione si sono invece ridotte del 12%.
A livello di regioni, il fotovoltaico registra il maggior incremento in termini di potenza tra Lazio, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Calabria, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia e Trentino Alto Adige. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Basilicata Molise e Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Umbria.
Per l’energia dal vento, la maggior parte della potenza connessa (84%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.
Nell’idroelettrico, infine, il maggior incremento di potenza nei primi cinque mesi del 2017 rispetto all’anno precedente sono Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto. I nuovi impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi sino a maggio 2017 costituiscono il 45% del totale. Da segnalare la connessione di due impianti: 2,7 MW in Veneto e 2 MW in Trentino Alto Adige.