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Fondo Innovazione da un miliardo di euro, Di Maio: “Rientrino le startup italiane dall’estero”

Oggi è una giornata storica per l’innovazione italiana”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha commentato ieri la costituzione del Fondo Nazionale Innovazione a sostegno del panorama imprenditoriale ed industriale italiano “in ambito stratup e innovazione”.

La misura consentirà al Governo di stanziare da subito una dotazione iniziale di circa 1 miliardo di euro, che sarà utilizzata come “fondo dei fondi” per investimenti diretti in piccole e medie imprese (Pmi) e in startup ad alto tasso di innovazione.
Con il Fondo Nazionale Innovazione e le altre misure messe in campo nel nostro primo anno di Governo per il digitale contiamo di fare dell’Italia un Paese amico dell’innovazione facendo rientrare le tante startup fondate da italiani che operano in altri Paesi europei e non. Continuiamo a lavorare incessantemente per il futuro, per il bene del nostro Paese e dei nostri giovani, che con le loro idee costituiscono e costituiranno la spina dorsale dell’economia italiana”, ha dichiarato il ministro Di Maio.
Ieri Invitalia ha concluso l’operazione di cessione di una partecipazione pari al 70% del capitale sociale detenuto nella società di gestione del risparmio Invitalia Ventures SGR, dando così il via, con Cassa depositi e prestiti, all’operazione di costituzione del Fondo prevista dalla Legge di Bilancio.

Invitalia affianca il Ministero dello sviluppo economico (Mise) – Direzione generale per gli Incentivi alle imprese (Dgiai) – anche nella gestione della “Nuova Sabatini”, fornendo servizi tecnico-specialistici per la definizione del quadro normativo e per garantire la corretta attuazione della misura di aiuto.
Lo strumento serve a finanziare gli incentivi rivolti a micro, piccole e medie imprese per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Recentemente sono state introdotte alcune importanti modifiche normative con l’obiettivo di ridurre i tempi della fase di erogazione delle agevolazioni, semplificare la gestione della procedura operativa e velocizzare le verifiche e i controlli da parte dell’amministrazione.

Tra le novità di maggior rilievo, c’è da segnalare che l’importo massimo dei finanziamenti concedibili alle Pmi, da parte di banche e intermediari finanziari, passa da 2 milioni a 4 milioni di euro, mentre in caso di finanziamento di un importo non superiore a 100 mila euro, sarà possibile procedere all’erogazione del contributo in favore dell’azienda in un’unica soluzione.

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